san[t]ità toscana. BILANCIO BOCCIATO DAL MEF

Rossi & C.: bocciati dal Mef
Rossi & C. bocciati dal Mef

FIRENZE. «Dopo la censura del Ministero delle Finanze scopriamo due fatti gravi: che nella sanità toscana nel 2015 sono stati messi a bilancio crediti non certificati e di conseguenza non inscrivibili e che le Aziende sanitarie hanno sistematicamente accantonato e non speso risorse negli anni senza motivazione alcuna, mentre venivano tagliati i servizi. Sono entrambi fatti gravi» commentano Sarti e Fattori, consiglieri di Si Toscana a Sinistra in Consiglio regionale.

«Per rimediare agli errori di bilancio, ora la Giunta regionale ha deciso di tagliare progetti riguardanti settori importantissimi, come ad esempio la non autosufficienza e la disabilità. Parliamo della famosa vita indipendente su cui tante volte il Consiglio regionale ha dibattuto, sollecitato dalle combattive rivendicazioni delle associazioni dei disabili. Ci veniva risposto che non era possibile implementare i fondi perché le casse erano vuote.

«Per quale ragione le Aziende sanitarie si sono comportate così? Se non si trattava di risorse virtuali, significa che ha prevalso la logica del risparmio a discapito della salute dei cittadini, una logica oramai imperversante in questa Regione. Avevano paura di qualche possibile deficit di bilancio aziendale?».

«Siamo di fronte al definitivo sfatarsi di una “visione mitica”, alimentata per anni dalla Giunta e dal Presidente Enrico Rossi in particolare, della solidità del Bilancio della sanità toscana. Il primo bilancio certificato in tutta Italia, ha ripetuto spesso il Presidente Rossi, evidentemente grazie ad buona dose di finanza creativa, ci viene da dire vista la bocciatura del Mef e considerando i duri colpi già subiti, Asl di Massa in primis».

«Faremo la nostra battaglia in Consiglio regionale chiedendo che siano ripristinate le risorse tolte e garantiti progetti e servizi fondamentali per la cittadinanza toscana, dalla non-autosufficienza alle quote aggiuntive in Rsa, dagli interventi per migliorare le liste di attesa all’ex Opg di Montelupo, dalle dipendenze alla disabilità ed autismo, dal Codice Rosa alla salute mentale e alle Case della salute».

[comunicato sarti-fattori]

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