PISTOIA. Da mesi il Sap conduce una campagna di denuncia dei rischi che corre il personale della Polizia di Stato impiegato in servizi che lo pone a contatto con soggetti che provengono da Paesi extra-comunitari particolarmente critici dal punto di vista sanitario, vedi operazione Mare Nostrum, e/o che comunque vengono svolti in assenza di seppur minime misure igienico-sanitarie. È notizia certa, difatti, che tale situazione ha causato il contagio di gravi malattie infettive quali la Tbc a diversi operatori impiegati in tale tipologia di servizi.
Pertanto, riteniamo necessario e doveroso – a questo punto – che Amministrazione si attivi al fine di adempiere al dovere di informazione dei rischi sanitari a tutti gli operatori della Polizia di Stato interessati. Non solo. Riteniamo che sarà assolutamente necessario anche indicare la profilassi e prevedere la somministrazione di vaccini del caso.
Considerato che la Commissione per la formazione e l’aggiornamento professionale di cui all’art. 26 del Dpr 395/95, costituita in forma paritetica ex art. 28, co. 5, Dpr 164/2002, è preposta alla formazione del personale in ossequio alle direttive stabilite dall’ Amministrazione “ secondo le proprie necessità e peculiarità”, il Sap ha chiesto questa mattina con una nota formale diretta al Questore ed al suo vicario, che nel relativo programma siano inserite nozioni di carattere igienico-sanitario, compresi i rischi corsi dagli operatori nei servizi in parola, di profilassi e ogni altra procedura medica il cui scopo è prevenire, piuttosto che curare o trattare, le malattie infettive, in ossequio ai fondamentali diritti del personale della Polizia di Stato, inquadrabili nel diritto alla salute di rango costituzionale.
Il Segretario Provinciale Sap
Andrea Carobbi Corso