PISTOIA. Lo dico con amicizia e simpatia ad Alessandro Capecchi: bisogna che si metta l’anima in pace, non è lui il sindaco. Se mai lo sarà, e glielo auguro, avrà l’onore e l’onere di definire le intese con gli altri soggetti istituzionali. Responsabilità che oggi spetta, per legge, a Bertinelli e che il sindaco ha assolto con un lavoro intenso ottenendo risultati a mio parere straordinari.
È il caso dell’accordo di programma con regione e azienda sanitaria. Una intesa che viene dopo un negoziato duro, nelle sue fasi più conflittuali necessariamente condotto dal sindaco in persona, che verrà all’attenzione del consiglio comunale non dopo ma prima della sua sottoscrizione.
Il consiglio, inoltre, tornerà ad esprimersi anche e soprattutto sul piano particolareggiato, nonostante sia un atto di competenza della giunta. Non tornano i conti? Tornano eccome.
È venuto da noi il dottor Barretta, direttore generale della presidenza della regione, a spiegarcelo. E a dirci che, in altri comuni, è stato accusato dalle opposizioni di avere fatto operazioni speculative e di aver premiato i palazzinari.
Qua a Pistoia curiosamente lo accusano del contrario, cioè, in sostanza, di non averli premiati abbastanza. Ecco perché sono tranquillo.
Poi, certo, questo ha un costo e un bilanciamento, soprattutto in tempi di vacche magre, va trovato: il commerciale di vicinato al pian terreno dell’ex convento, per esempio.
Ma il punto è che se fai operazioni meramente speculative i conti quadrano subito e senza fatica. Se invece, come a Pistoia, prevedi molte demolizioni e verde di qualità, piazze, giardini, luoghi di socialità, e musei e uffici pubblici e magari un bel palazzo di giustizia dando finalmente una risposta ai disagi più volte segnalati dal Tribunale e dall’Ordine degli avvocati, soluzione che personalmente auspico, se in sostanza fai l’opposto di una partita a risiko ma guardi al futuro della città e soltanto a quello, allora la via dell’equilibrio finanziario è assai più ripida ma risalirla è esattamente la fatica che un amministratore pubblico con la testa sulle spalle deve fare.
Ed è appena il caso di ricordare che siamo arrivati in cima con un investimento senza precedenti della regione di circa 40 milioni.
In ultimo: è assurda la critica secondo cui questo accordo darebbe un colpo mortale al centro storico. All’opposto, riportare un bel po’ di funzioni pubbliche, il che significa centinaia di lavoratori e utenti, nell’area dell’ex Ceppo significa rivitalizzare una parte della città che, dopo la chiusura dell’ospedale, rischiava di pagare un prezzo insopportabile.
[*] – Capogruppo Pd Pistoia, ospite
e’ proprio l’atteggiamento del bertinelli che non mi convince, poi difeso dal sarteschi convince ancor di piu’ le mie idee, quando si vuol costruire castelli in aria come nel caso del vecchio ospedale, e dare un vero colpo mortale al centro storico, allora si che si tocca con mano l’incapacita’ di questi personaggi che parlano bene ma razzolano male. E poi caro sarteschi detto da voi del partito del bomba e di verdini, ( le minuscole ai cognomi sono di proposito) c’e’ da stare sempre con le orecchie dritte, perche’ voi pseudo sinistri? siete solo e solamente protettori delle poltrone e dei poltronifici, tanto a pagare e’ sempre e solo pantalone vero sarteschi? PS:comunque il bertinelli in quanto ad incapacita’ credo che meriti un grosso premio, ha battuto anche il sindaco delle automobiline. Complimenti da uno che se potesse vi manderebbe tutti a lavorare ma nelle miniere del sulcis a pane e acqua. Salvatore Maiorano
Caro Giovanni,
io ti conosco e ti stimo come persona intelligente e capace. Ho però l’impressione che certe cose che tu dici, le debba in un certo senso dire perchè nella tua posizione non ti puoi permettere una totale libertà di parola, come ad es posso fare io nel mio ruolo di cane sciolto.
Il problema non è del “colpo mortale al centro storico”, che, concordo con te, non ci sarà sicuramente solo perchè il Ceppo verrà trasformato (se lo verrà) nel senso che tu dici. Il problema (e mi rendo conto che è inutile parlarne adesso, ma voglio farlo ugualmente) è che il Ceppo doveva rimanere Ospedale; e che l’ospedalaccio nuovo, e poi costruito lì, non era affatto prioritario. Questo è il vero problema su cui una vera ed approfondita riflessione andrebbe fatta, ma davvero, e non sarebbe mai abbastanza.
Quanto al commento di Salvatore Maiorano è certamente ingeneroso nei tuoi confronti, ma tieni presente che, mentre qui si sta a parlare di menate varie, lui, come tanti altri, è disoccupato, ha una certa età, e, come saprai, in qualità di disoccupato, è stato, qualche tempo fa, anche preso a schiaffi da un signore che viene dal P.C.I, che dovrebbe essere il primo a comprendere le ragioni di uno come Salvatore, ed invece si è comportato quasi da fascista. Giova ripetere che tale signore risponde al nome di Aldo Morelli, che, al contrario di te, non stimo per niente.
Un caro saluto,
Piero Giovannelli
Mamma mia ….. Sarteschi bertinelli giampaoli fratoni…… Tutti con la solita espressione, solito sorriso mellifluo ….. Ma che li hanno fatti tutti con lo stampino???? O la Giampaoli non era una civatiana convinta? Io nn ci capisco più nulla…… O forse si, caro Salvatore , sta gente nelle miniere si ma acqua e pane e’ troppo…..quella la davano a fine di giornate di duro lavoro.. Sta gente avrà mai lavorato in vita propria????