FIRENZE. «Ho chiesto questa mattina che la Commissione sanità acquisisca tutti i dati dell’attività di Macchiarini a Careggi, interventi svolti e relativi risultati, e ci dica esattamente quanto è costata la sua attività al Servizio sanitario regionale. Presentiamo oggi anche un’interrogazione diretta all’Assessore perché in aula riferisca la posizione della Giunta e del Presidente Rossi in particolare» afferma Sarti (Sì Toscana a Sinistra).
«Era del giugno del 2010 la prima notizia di truffa giunta a conoscenza dell’allora Assessore alla Sanità Enrico Rossi, quando la relazione della Commissione dell’Università di Firenze parlava di un curriculum truccato per ottenere il posto da professore ordinario. Poi c’è stata l’Agenzia del farmaco che chiedeva di vedere i risultati di interventi sperimentali autorizzati fino a quel momento soltanto su persone in fin di vita, perché non bastavano più le rassicurazioni a voce. Ma niente, il nostro Assessore non ha dubbi e va avanti. Nel settembre 2012 l’arresto con le accuse di concussione, peculato, falso ideologico e materiale, a cui seguono i commenti dell’Assessore che pubblicamente afferma “Non sono affatto pentito… Gli darei un’importanza ancora maggiore”.
Poi la triste e grottesca vicenda delle false promesse di matrimonio alla presenza di Obama, Clinton, Putin e il Papa, una storia che non riguarda la nostra sanità ma inquadra il personaggio dentro una “forma estrema di truffatore”, come affermato dal direttore del reparto psichiatria di Boston. Oggi è lo stesso responsabile sanità del Pd Gelli a chiedere al nostro Presidente di assumersi finalmente le sue responsabilità, mentre in Svezia, dove il professore si era rifugiato, esce un rapporto dal Karolinska Institute, l’università di Stoccolma che assegna i premi Nobel, secondo cui “ha fabbricato risultati falsi in sei pubblicazioni ed è un pessimo esempio per i giovani ricercatori».
«La gravità della vicenda sono le scelte fatte sulla base di suggerimenti di consulenti non accreditati, pur avendo a disposizione parametri oggettivi per la valutazione dei ricercatori in tutto il mondo, la gravità sono i silenzi dell’allora Preside della facoltà di medicina Gensini a seguito della relazione ricevuta nel 2010, un silenzio che permane a tutt’oggi. Il punto è: potrebbe riaccadere oggi una scelta come quella adottata dall’allora Assessore Rossi? Come può la Regione Toscana coprire un personaggio del genere quando potrebbe addirittura configurarsi come parte lesa? Che fiducia possiamo dare noi di Si Toscana a Sinistra ad una persona che commette errori così clamorosi?».
[braccaloni]