SCAMBIO CINO-RONCALLI: SCENE DA COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI

Il Tirreno, 15 gennaio
Il Tirreno, 15 gennaio 2015

PISTOIA. Alessandro Cenerini ci invia il comunicato che segue:

Con la comunicazione del 13 gennaio (vedi 13 01 2015 cino roncalli lettera becheri) dell’Assessore Becheri sulla questione dell’ipotizzato scambio di sedi fra la scuola Cino da Pistoia e la scuola Roncalli si registra l’ennesima marcia indietro di questa Amministrazione comunale e si decreta la fine delle prepotenti richieste della Dirigente della scuola Cino, di chi ne avrebbe tratto un tornaconto, e dei suoi fedeli seguaci.

Illogica, inutile e illegale, nei termini delle proposte avanzate, l’ipotesi di scambio delle sedi pianificata fin dall’estate scorsa – perché non prevista dalla normativa vigente – è stata fortemente voluta per mantenere obiettivi, progetti e desideri dei dirigenti scolastici dei due istituti e sponsorizzata da questa Amministrazione.

A riprova di quanto sopra si veda l’articolo di oggi su La Nazione in cui il dirigente Monti si dichiara a favore dello scambio prendendo una posizione contraria rispetto a quanto deciso all’unanimità dal suo Consiglio d’istituto nel corso della riunione del 24 ottobre scorso.

Non dello stesso avviso sono sempre stati genitori e docenti della scuola Roncalli che hanno visto in questo proposito di scambio di sedi una lesione dei propri diritti, una prevaricazione alla scelta effettuata in fase di iscrizione, e la realizzazione di un precedente imbarazzante, ovvero la possibilità che la scuola di un qualsivoglia istituto comprensivo possa insediarsi al posto di un’altra con motivi pretestuosi. La mobilitazione è stata così importante che la petizione su Change.org è stata firmata da ben 528 cittadini.

Anziché sgombrare il terreno da dubbi ed equivoci in merito allo scambio, l’Amministrazione ha preferito – improvvisando – costituire un tavolo tecnico fra i due istituti per cercare in tutti i modi di far passare questa soluzione.

Il tavolo tecnico è miseramente fallito con un nulla di fatto, dopo una logorante perdita di tempo puntellata da episodi da commedia degli equivoci, e di cui l’effetto più immediato e perdurante è stato lo scontro tra genitori dei due istituti, come più volte è apparso sui giornali locali.

Il tavolo tecnico invece, se gestito in modo diverso, poteva essere una solida occasione di confronto e di democrazia partecipata; sono mancati a questa occasione sia il prerequisito – nessuno scambio fra Cino e Roncalli è possibile e fattibile – sia l’obiettivo, ovvero la transizione morbida affinché la media Cino da Pistoia nel corso di pochi anni ridimensionasse le iscrizioni in relazione al numero di posti ad oggi disponibili nei suoi locali, e gestisse il periodo transitorio usufruendo degli spazi presenti nella scuola Roncalli. Ma per fare questo occorre competenza e visione. Non improvvisazione.

Per come stanno le cose adesso, appare finalmente ovvio che la scuola Cino, in conformità con la normativa vigente in materia di iscrizioni, debba accettare un numero di iscritti pari alla propria disponibilità ad accoglierli.

Allo stesso tempo, vista la permanente riduzione di spazi della scuola Cino (si ricordi che nel frattempo l’Amministrazione di Pistoia, unica fra tutti i capoluoghi di provincia toscani, si è lasciata sfuggire il finanziamento del governo sugli edifici scolastici) si provveda ad un nuovo, onesto ridimensionamento dei plessi scolastici dell’area afferente al centro pistoiese, tenendo in considerazione esigenze dell’utenza e ottimizzazione della gestione e, soprattutto, dei costi.

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