scambismi agrumiesi. CIOTTOLI PAGA LE MULTE: BENEFICENZA O COMPRAVENDITA DI VOTI?

È un’incredibile storia di beneficenza (pre-elettorale) assicurata dall’assessore ai lavori pubblici Maurizio Ciottoli con un’ipotesi di “voto di scambio” o una ridicola storia rivelatrice della vocazione beneficenziale davvero encomiabile?


Via Palaia oggi a doppio senso di marcia, ma senza stalli per i parcheggi dei residenti, multati da vigili severissimi

 

AGLIANA. Le interviste dei residenti di via Palaia sono ricche di curiosità, aneddoti e amenità e mettono in luce un vero e proprio “casino istituzionale” che coinvolge sindaco e assessore in una ridicola faccenda di soste vietate, ma autorizzate dal Ciottoli, una volta sceriffo e oggi mite agnellone inciuciato.

Questa non è una sceneggiatura di Amici miei, anche se il Conte Mascetti e il Prof. Alfeo Sassaroli sono molto conosciuti nel Comune di Agliana, viste le segnalazioni anonime che pervengono alla polizia municipale.

La vicenda dei parcheggi vietati di via Palaia è diventata una storia cinematografica grazie all’intervento fattivo (si sa che Agnellone è uno a cui piace la “pratica” e passa facilmente alle maniere dirette e forti, con tubi o sgambetti, anche sbattendo la porta in faccia ai cittadini) dell’assessore ai lavori pubblici.

Il peccato originale è oggettivo e stabilito, in senso concreto, dalla presenza di una striscia continua stradale che, delimitando la carreggiata (la strada di via Palaia è a doppio senso di circolazione), esclude la presenza di qualunque posto di parcheggio, generando delle difficoltà pratiche alla circolazione.

Un vero problema che doveva essere risolto da tempo, con l’istituzione di un’unica direzione di marcia, verso la via Pratese, oggi sotto la competenza di Anas, dopo la chiusura delle Province: questo è un impiccio che non permetterà di provvedere a instaurare un senso unico in tempo ragionevole. Dunque ecco l’idea geniale di Agnellone: garantisce lui l’impunità dei residenti che godranno della sua manleva all’eventuale erogazione di sanzioni per le infrazioni all’articolo 158 del CdS.

Maurizio è da sempre uno che ama il lobbying (quello più detestato, perché familistico), ovvero disprezza la partecipazione democratica: celebre il suo commento quando, nel 2015, intervenne sulla vicenda della nomina della figlia del già revisore dei conti (il rag. Bruno Gori, che poi scoprimmo essere anche suo fiscalista) alla Fondazione della Misericordia: ci rispose così: «Te chi ci avresti messo: un extracomunitario?».

Lui non conosce categorie diverse e alternative alle conoscenze dirette, ovvero le sue intuizioni pratiche, quelle trasversali ai potenti notabili della cittadinanza familistica, care ai cattocom/filoschleiniani: per lui, nemmeno i congiunti superstiti di onorevoli volontari, hanno la capacità di gestire un Cd in modo indipendente e ispirato al Bene Comune. Lui preferisce i cooptati delle potenti famiglie locali, anche se furono protestati dal direttore Fantacci per come piacevano al tandem Artioli/Morosi: quelli che fecero una sciagurata lite con i Mangoni dilapidando quasi mezzo milione di euro e rinunciando a fare le azioni di responsabilità contro i responsabili.

Oggi, nel delirio interventista preelettorale dell’assessore/piacione (che a tutti vuol piacere indifferentemente), Ciottoli ha assicurato i residenti di via Palaia che le multe – eventualmente fatte dalla sua stessa polizia municipale – saranno pagate da lui, magari con la stessa carta Visa che usò per pagare (eravamo appena all’inizio della consiliatura pedritiana), la multa a un elettore simpatizzante che parcheggiò maldestramente davanti al Bar Carlesi in via Vecchia Provinciale.

Via Provinciale: davanti al Bar Carlesi il Ciottoli pagò la multa a un simpatizzante arrabbiato dello zelo dei vigili che lo multarono per una sosta illegittima. Si dice che l’agente venne anche rampognato dall’assessore…

Ecco una prospettiva di via Palaia, dove Ciottoli ha assicurato i residenti che pagherà lui le sanzioni eventualmente comminate dai vigili, diffidati dall’assessore di far bene il loro lavoro?

Oggi le sconsiderate promesse di manleva delle sanzioni eventualmente comminate (e – osserviamo – comminabili, visto il perdurare del parcheggio pazzo nella via Palaia) aprono un fronte di possibile rilevanza penale per il nostro Agnello di Dio che toglie le multe dal mondo e apre la porta alle seguenti domande:

1) La striscia bianca è stata ordinata con un provvedimento amministrativo dell’amministrazione o è stata dipinta da un madonnaro di passaggio? Dunque, come farà a cancellarla l’amministrazione che la dispose? Farà una forzatura alle prescrizioni tecniche assegnate per i lavori? Questo avrebbe detto il Ciottoli ai residenti sbalorditi: la cancelleremo.

Ci spiegano che Ciottoli ripristinerà il diritto di parcheggio, cancellando la striscia (di Gaza)…

2) Se anche si cancella la striscia, la larghezza della carreggiata rimane pressoché invariata, ovvero si allarga di solo 30 centimetri. Ma la carreggiata così è in regola? E dunque, gli stalli per i residenti dove li “disegna”? Appariranno per magia? Demolirà i marciapiedi?

3) La promessa di “pagare lui le sanzioni” è da intendersi come una sorta di concessione ai cittadini in un illegittimo e penalmente rilevante “voto di scambio” o è un gesto di generosità per i bistrattati residenti, privati (da lui medesimo) degli stalli veicolari loro riservati?

4) I vigili urbani che ne pensano di questa pratica dei residenti che, obtorto collo sono costretti a parcheggiare nella corsia fronte della casa? Sono stati diffidati dal fare le multe? Chi garantisce l’impunità sostanziale ai residenti?

Per finire, la Procura della Repubblica che pensa di questa vicenda, anche ridicola perché auto-castrante? Il trio Coletta/Grieco/Curreli, che sappiamo essere attenti lettori del nostro giornale, ogni mattina, apriranno un fascicolo per ipotesi di reati diversi, uno dei quali il voto di scambio, oltre all’abuso d’ufficio o all’apologia di reati connessi alle regolamentazione del Testo unico della strada (ex articolo 158, con sanzioni da 42 a 173 euro)? O domani saranno ciechi come solitamente quando si tratta di amministratori pubblici?

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]


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