Il vicepresidente del Consiglio regionale chiede risorse fino a 500mila euro. Presenterà un emendamento al Bilancio toscano
MONTAGNA. “Ristori anche per i maestri di sci: indennizzare le perdite subite e i mancati introiti che avrebbero avuto nei ponti e nelle vacanze di Natale e Capodanno. Serve una misura speciale per i maestri di sci della Toscana esclusi dai ristori e costretti a non lavorare nel mese di dicembre”. A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale, che interviene sull’esclusione dei maestri di sci dalle misure nazionali.
“Occorre trovare nel Bilancio regionale – spiega Scaramelli – risorse per indennizzare questa categoria, da cui dipendono anche molte altre attività produttive della montagna, che a oggi è ancora esclusa dalle misure adottate dal Governo. L’auspicio è che possano tornare a lavorare dal 7 gennaio, intanto però stanno perdendo un mese di lavoro”.
Sono 300 i maestri di sci della Toscana, per Scaramelli serve trovare una cifra tra i 300 e i 500.000 euro per indennizzare le perdite subite. Le risorse per il vicepresidente del Consiglio regionale dovranno essere erogate in gennaio.
“Mentre sta per iniziare la sessione sul Bilancio regionale – continua Scaramelli – spero che più forze politiche convergano sull’importanza di trovare forme di ristoro per quanti dello sci fanno una professione o una integrazione del proprio reddito essendo regolarmente iscritti all’albo professionale. A volte i maestri di sci sono anche giovani che, proprio grazie a questa professione, possono continuare a vivere e ad abitare la montagna. Il Decreto ristori prevederà dei ristorni anche per la regione, fra quegli importi questa categoria deve trovare le risposte che non ha avuto a livello nazionale. Sono lavoratori che vedono le montagne, le piste innevate ma non possono lavorare. Un mancato guadagno che peserà su tanti lavoratori, su tante famiglie, sarà Natale anche per loro fra qualche settimana”.
Scaramelli presenterà un emendamento al Bilancio come Capogruppo di Italia Viva per inserire indennizzi in favore dei maestri di sci che oltre a fare un mestiere svolgono anche un’attività sociale, educativa e didattica in particolare per i più piccoli. La misura e gli importi dell’indennizzo per Scaramelli sono da concordare con l’albo professionale dei maestri di sci e le loro rappresentanze.