MONTEMURLO. Dal prossimo 1 giugno anche a Montemurlo partirà la deassimilazione degli scarti tessili. Una scelta che per il comune di Montemurlo non è in discussione né tanto meno rinviabile.
Artigiani e industriali del comparto tessile – moda sono stati avvisati con due distinte comunicazioni di Alia dell’imminente partenza della deassimilazione, che tratterà come speciali i rifiuti prodotti dalla filiera.
L’ultima lettera inviata alle aziende è partita lo scorso 10 maggio ed ha proprio lo scopo di mettere in atto un’informazione capillare di tutto il tessuto economico montemurlese interessato da questa piccola rivoluzione nella gestione del ciclo dei rifiuti, come spiega l’assessore all’ambiente, Simone Calamai: «La deassimilazione dei rifiuti tessili è una scelta che arriva da lontano ed è stata accompagnata da una serie di incontri e confronti con le categorie economiche.
«Non è possibile dunque tornare indietro, soprattutto in una situazione in cui gran parte dell’area del distretto tessile pratese è già deassimilata. A chiedercelo sono anche una serie di direttive europee e norme di legge, che di fatto ci obbligano a spingere sempre più sulla raccolta differenziata. In questo senso la deassimilazione ci permetterà di gestire meglio i rifiuti nella nostra area».
L’assessore Calamai, comunque, non nega che il passaggio avviene in un momento delicato, viste le aumentate difficoltà verificatesi nell’ultimo periodo e aggravate dalla chiusura e dal sequestro della discarica privata del Cassero a Pistoia: «I problemi per lo smaltimento esistono ma devono essere affrontati a livello distrettuale d’area pratese e il comune di Montemurlo è in prima fila per intervenire nelle sedi competenti per trovare gli adeguati miglioramenti sul tema dei rifiuti speciali.
«In particolare, insieme agli altri Comuni, ci faremo promotori presso la Regione Toscana del tema degli impianti. Il problema, infatti, non è la deassimilazione in sé, lo è invece la mancanza di un numero adeguato di strutture a livello locale, dove poter conferire e smaltire questi scarti».
Tutte le ditte che dal prossimo 1 giugno avranno l’obbligo di deassimilare – cioè di trattare come “rifiuti speciali” gli scarti delle lavorazioni tessili – dovranno individuare un’azienda, specializzata nella raccolta e nello smaltimento degli scarti tessili e garantire e l’adempimento di alcuni obblighi, come la compilazione dei formulari e dei registri di carico e scarico rifiuti.
Infine, le aziende del distretto montemurlese, interessate dalla deassimilazione, entro due mesi dalla partenza del nuovo sistema di raccolta (dunque entro la fine di luglio), avranno la facoltà di richiedere ad Alia, la rivalutazione delle superfici degli immobili produttivi soggette alla Tari (tassa comunale sui rifiuti) con una riduzione importante del tributo di igiene ambientale.
[masi — comune montemurlo]