schizofrenia giudiziaria. VANNINO E I RIFIUTI: NON DI RADO I MEDESIMI GIUDICI CONTRADDICONO SE STESSI SULLA MEDESIMA MATERIA

Altro nobile esempio di questa “dissociazione” potrebbe essere la questione Sichi e Comunità Montana: paga uno solo e gli altri liberi e sciolti perché così il “canile” è stato chiuso e soprattutto la politica rossa è stata salvata

 

Esiste anche la “violenza di stato”. Vannino delle Querci al Villone. Sta bene, ma non è il suo ambiente, dice…

 

NO, NO SE RINDE UN GALLO ROJO

MÁS QUE CUANDO ESTÁ YA MUERTO

 


 

SCHIZOFRENIA, dal greco σχίζω (schìzo, verbo, dividere – da cui anche scisma) e φρήν (phrḗn; cervello, mente) indica, in parole povere, uno stato di dissociazione mentale in rapporto alla quale per lo stesso oggetto si hanno due reazioni completamente diverse, opposte e collidenti.

INCENERITORE
DI MONTALE
VANNINO
DELLE QUERCI

Effetto Leonardo De Gaudio

Questo all’archivio…

Effetto Leonardo De Gaudio

Lui al Villone…

A proposito: a che punto si sarebbe con le indagini che riguardano la famosa questione Carbonizzo di Fognano, così cara a don Ferdinando Betti e alla Misericordia di Pistoia? È stata punta, anch’essa, dalla famosa mosca tse-tse…?

È il caso del comportamento della procura di Pistoia sul tema dei rifiuti e del loro smaltimento. Stesso tema, identico argomento, ma circostanze differenti: la prima riguarda in debole, un fragile, un invisibile che non dà e non desta preoccupazione alcuna. Si tratta di Vannino.

Visto che tutti lo considerano (a mio avviso in maniera del tutto errata) un francescano, lo chiamerò Frate Vannino (come Frate Leone dei Fioretti di San Francesco), un innocuo che può essere schiaffeggiato, sbeffeggiato, sfanculato, deriso e mazziato senza problemi: dichiarato reo di smaltimento illegale di rifiuti e perciò prelevato e messo in carcere (è una metafora, ma sufficientemente realistica) al Villone Puccini.

Ma l’inceneritore è salvo. 1

Ma l’inceneritore è salvo. 2

La seconda circostanza, invece – stesso tema dello smaltimento –, investe una potente loggia affaristica del ricircolo dei rifiuti. Si tratta dell’inceneritore di Montale, il regno di don Ferdinando Betti e di un Pd radicato a tal punto da non lasciare interstizi alla respirazione della gente. Sia in senso figurato che in senso proprio (puzzi e gas venefici).

Questa loggia potente (ad essa è collegato anche l’indotto delle discariche di Piana e Montagna: Cassero, Fossetto e Tana Termini – salvo se altro e anche in questo caso a generale tinta rossa, tanto per rimanere nei colori della pandemenzìa), questa loggia potente – dicevo – non gradisce essere disturbata. Giletti non è l’arena; il Pd non è Vannino delle Querci.

Così Renzo Dell’Anno (ma anche tutti gli altri prima di lui) aveva tenuto un basso profilo (forse tanto basso da essere quasi gobbo) nei confronti di inceneritori, don Ferdinandi e Pd dei cloruri di vinile nei pozzi, e dei tumori di Casale: d’accordo con l’Usl, s’intende. Perché, se la legge è uguale per tutti, i cittadini non sono tutti uguali dinanzi alla legge.

 

Ma l’inceneritore è salvo. 3

Ma l’inceneritore è salvo. 4

Altro nobile esempio di questa schizofrenia giudiziaria potrebbe anche essere la questione “Sichi e Comunità Montana”: paga uno e gli altri liberi e sciolti perché il canile è stato chiuso (metafora) e soprattutto la politica rossa è stata salvata. E non veniamo a trovare scuse per mandarmi ancora sotto processo per diffamazione: sto esprimendo opinioni e critiche nei confronti di una gestione giudiziaria macroscopicamente squilibrata, gentili lobbisti pistoiesi di qualsivoglia natura e di ogni colore, anche se a preminenza rossa e infrarossa.

Ma torniamo a Vannino, il diseredato, a cui si fa un TSO (trattamento speciale oltranzista): è una battuta, si capisce o no?) e lo si mette in condizione di dover, di fatto, rinunciare alla propria libertà. Ripeto, qui, che la sua casa fa schifo, che era necessario metterla a pulito e che qualcosa andava fatto: ma se ogni volta che vola una zanzara, si fa partire un razzo dalla striscia di Gaza, il problema non si risolve; si pèggiora soltanto, come si dice e si fa sempre a Pistoia-sarcofago.

Paolo Vagnozzi – fatto fallire da qualcuno che presto vorrà ferocemente punirci in aula, ascoltato e incoraggiato dalla procura pistoiese perché persona che conta, e ben coccolato dai carabinieri-polizia giudiziaria – denunciò un deposito di ceneri sepolto sotto l’inceneritore “comunista” di Montale.Ma il Dell’Anno, come sempre del resto, non vide problemi: basso e/o gobbo profilo pro Pd?

 

Ma l’inceneritore è salvo. 5

Ma l’inceneritore è salvo. 6

Oggi il signor Leonardo De Gaudio manda all’archivio lo stesso problema (ma l’area non è stata mai bonificata dai solerti compagni di Napolitano e Mattarella!) e dopo che le indagini, se non ho capito male, sono rimaste per più di sei anni ferme in mano alla polizia giudiziaria dei carabinieri della procura.

De Gaudio, però, sequestra (è una metafora, si capisce?) Vannino il francescano che, come dice Fabio Calamati, abita in via Pratese ma… ha la casa in via Fiorentina. Lo fa prelevare dai vigili di Pistoia e lo scaraventa al Villone a cura e spese di Alessandro Tomasi, il sindaco di destra sgradito (non si avrebbe a vedere anche solo sul tema Vicofaro…) al potere politico-giudiziario in vigore.

Scusate, pistoiesi mencioidi… Ma non sarebbe l’ora che vi rompeste, a buon diritto, i corbelli e che cominciaste a gridare che questa procura soffre – indistintamente da sempre – di profondi disturbi schizòidi?

È, questo, un oltraggio alla magistratura o una semplice analisi dell’oltraggio che certi uomini (parlo di uomini e non della funzione della toga che indossano) riservano quasi ogni giorno a quel popolo, preso in giro e a calci, nel cui nome amministrano la giustizia anche quando, con solare evidenza, violano di fatto il dettato dell’articolo 117 della Costituzione, sentendosi non soggetti alla legge, ma al di sopra della legge stessa e impunibilmente impuniti?

In tutta onestà, IL CASO lo vedrei molto più adatto alla decisione della procura pistoiese di rinviare a giudizio un giornalista (io, quando lo ero) solo per avere chiesto al signor Tommaso Coletta di fare indagare il Comune di Quarrata, il suo sindaco e il suo ingegnere XXL, Iuri Gelli (ma non meno il capo delle milizie cittadine, Marco Bai), per “invitarli gentilmente” ad applicare le leggi della repubblica anche se rompono i cabbasisi al ragionier non-dottor Romolo Perrozzi. Posso chiedere al signor Claudio Curreli se lo conosceva già e quante curatele, da parte del tribunale, gli erano state affidate, o è un crimine di lesa maestà? Resta il fatto che i peggiori nemici dei giornalisti sono i giornalisti stessi (dopo le procure, ovviamente): a partire dal fiorentino [dis]Ordine dei Giornalisti…

 

Dobbiamo essere per forza trattati da imbecilli da uomini che lasciano correre 6 anni per una indagine che non verrà mai conclusa dai carabinieri?

Siamo in corto circuito e da un bel po’. Altro che l’Italia è una repubblica democratica, cari pappataci della politica e dello stato (confusionale)!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


Bibliografia completa ceneri sepolte

Per tutti gli articoli pubblicati, vedi:

• https://quarratanews.blogspot.com/search?q=ceneri+inceneritore

Per gli articoli specifici sulle ceneri sepolte e oggi inviate all’archivio, vedi:

• https://quarratanews.blogspot.com/2013/06/agliana-due-importanti-interrogazioni.html
• https://quarratanews.blogspot.com/2013/10/per-le-ceneri-sepolte-dellinceneritore.html
• https://quarratanews.blogspot.com/2013/04/e-linceneritore-brucia-su-una-discarica.html


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