ROMA. Arriva un interessante appello preelettorale dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi che abbiamo già ospitato su questi schermi per le sue dichiarazioni pro-inceneritori al Tg3 regionale del 2016 e che, oggi, lancia una saggia proposta di alleanza tra Scienza e Politica che – non per caso – scriviamo con lettere maiuscole.
L’iniziativa ci pare alquanto ridondante e superflua: qualunque atto di natura politica, dovrebbe essere promosso e sostenuto da un convincimento che si nutre di superiori validità scientifiche. Cosa altro? Bene ha fatto l’eminente accademico a costituire un gruppo di colleghi per riconfermare tale principio, ma ci spiace di dover constatare che nell’elenco degli scienziati non ci sono al momento (speriamo di essere smentiti), autorevoli testimoni ed esponenti dell’associazione dei medici per l’ambiente (Isde).
Ma dunque, il raggruppamento di scienziati accademici, riuniti nel medesimo afflato di etica vale per ogni dove e ogni cosa? È generalista e incondizionato, cioè davvero non negoziabile perchè eticamente incorruttibile?
Speriamo certamente di sì, altrimenti dovremmo registrare ulteriori contestazioni della comunità dei medici tra la contraddittorietà degli intenti e le pratiche, questa volta malversate ma non dai soliti politicanti.
Chiediamo sommessamente al Presidente Ricciardi se questo suo appello con tanto apprezzabile approccio etico vale anche per il molto contestato aeroporto di Firenze (dove mancherebbero le autorizzazioni) o per l’inceneritore di Montale (mancherebbero i pareri sanitari dal 2005) o se queste, sono diversamente aree di perenne esclusione dal patto etico lanciato alla politica?
[Alessandro Romiti]