“SCOLPIRE IL TEMPO”, L’OPERA DEL GRANDE TARKOVSKIJ

L’invito
L’invito

PISTOIA. Venerdì 11 marzo, alle 18, alla libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio, verrà presentato il libro di Andrej Tarkovskij “Scolpire il tempo” (Istituto internazionale Tarkovskij, 2015, pag. 256, euro 25,00). Presenteranno il volume Andrej A. Tarkovskij e Andrea Ulivi.

A dieci anni dall’ultima pubblicazione, l’attesissima nuova edizione, a cura dell’Istituto internazionale Andrej Tarkovskij, rivista e corretta, di uno dei più importanti e noti testi di estetica cinematografica che il grande regista russo Andrej Tarkovskij scrisse nell’arco di venti anni. Scolpire il tempo è una biografia artistica del regista, un testo fondamentale dedicato all’arte del cinema che sconfina con profonde e spesso geniali intuizioni in ambito filosofico, letterario e poetico. Un libro fondamentale per gli appassionati dell’arte e per gli amanti del cinema, studiosi e studenti

“L’arte esprime tutto ciò che vi è di migliore nell’uomo: la Speranza, la Fede, la Carità, la Bellezza, la Preghiera… Ossia ciò che egli sogna, ciò che egli spera […] Che cos’è l’arte? È il Bene o il Male? Proviene da Dio o dal Diavolo? Dalla forza dell’uomo o dalla sua debolezza? Forse in essa è racchiuso un ideale di armonia sociale? Consiste in questo la sua funzione? Essa è una dichiarazione d’amore, un riconoscimento della propria dipendenza dagli altri uomini, una confessione, un atto inconsapevole, ma che rispecchia l’autentico significato della vita: l’Amore e il Sacrificio” Andrej Tarkovskij.

Andrej Tarkovskij, figlio del noto poeta russo Arsenij Tarkovskij e di Maria Višniakova, nasce il 4 aprile 1932 a Za-vraž’e, sulle rive del Volga. Nel 1954 Tarkovskij si iscrive al Vgik, l’Istituto cinematografico, dove studia regia nella classe di Mikhail Romm e si laurea nel 1961 con il mediometraggio Il rullo compressore e il violino.

Dal 1961 al 1982lavora negli studi cinematografici di Mosfilm dove girerà la maggior parte dei suoi film: L’infanzia d’Ivan (1962), Andrej Rublëv (1966), Solaris (1972), Lo specchio (1974), Stalker (1979). Nel 1982, giunge in Italia per girare Nostalghia, una coproduzione italo-russa, che terminerà a Roma nel 1983.

La decisione di rimanere in Italia, per portare avanti altri progetti artistici, inasprisce i difficili rapporti con lo stato sovietico che da sempre intralciavano il lavoro del regista. Nel 1986, già provato dalla malattia, termina la lavorazione del suo ultimo film Sacrificio. Il 29 dicembre 1986, consumato dal cancro, si spegne esule a Parigi all’età di 54 anni.

[lo spazio di via dell’ospizio]

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