PISTOIA. Resta alta la partecipazione dei pistoiesi agli screening oncologici offerti gratuitamente dall’azienda sanitaria. I dati relativi al 2013 dimostrano una ormai diffusa consapevolezza nell’importanza di aderire a semplici ed innocui esami, per prevenire tumori come quello al seno, al collo dell’utero e al colon retto.
In particolare per gli screening mammografico e della cervice non solo è stato raggiunto l’obiettivo previsto per l’anno, ma sono stati anche anticipati gli inviti per il 2014.
Anche in tempi di forte contrazione delle risorse assegnate alla sanità in ambito nazionale e, conseguentemente, regionale e locale, la Ausl 3 ha scelto di continuare ad investire nella prevenzione delle malattie oncologiche con un riscontro molto positivo da parte della popolazione interessata.
Nel 2013 hanno ricevuto a casa da parte della Ausl 3 la lettera di invito a partecipare allo screening mammografico 19.425 donne, d’età compresa tra i 50 e i 69 anni, ad effettuare la mammografia nei centri della Ausl 3, sono state 14.933 donne, pari all’83% delle invitate, ben 10 punti al di sopra della media regionale.
Per quanto riguarda invece lo screening per la prevenzione del tumore al collo dell’utero sono state invitate a partecipare 26.678 donne d’età compresa tra i 34 e i 64. I Pap-test effettuati nelle strutture consultoriali sono stati 12.402 con un’adesione del 54,4%, sostanzialmente in linea con la media regionale e con la risposta degli anni precedenti.
Questi buoni risultati sono legati anche al forte radicamento che i programmi di screening hanno nella provincia pistoiese, essendo stati avviati da oltre 15 anni, tra i primissimi in Toscana. Rilevante il contributo alla loro promozione e diffusione fornito dalle associazioni del Volontariato locale (principalmente Asvalt, Voglia di Vivere, Lega Italiana contro i Tumori) molto attive e presenti sul territorio nell’ informare e sostenere le donne.
Nello screening per la prevenzione del tumore al seno sono state inviate ad intervento chirurgico 56 donne, in quello cervicale le lesioni per le quali si è consigliato l’intervento sono state 70, di quest’ultime 3 erano veri e propri tumori e 67 lesioni pre-cancerose.
Lo screening colon rettale ha registrato un’ adesione all’invito pari al 52,5% a fronte di una media regionale di 50,2%. Questo screening si rivolge sia agli uomini che alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, che ricevono a casa l’invito ad effettuare il test (la ricerca del sangue occulto -non visibile- nelle feci). E’ forse la particolarità dell’esame che sta facendo registrare una bassa adesione e la Regione Toscana sta predisponendo iniziative per migliorare la risposta dei cittadini, in considerazione del fatto che i tumori dell’intestino si sviluppano molto lentamente, a partire da piccole formazioni benigne chiamate polipi che possono iniziare a sanguinare diversi anni prima dalla comparsa di altri disturbi: il sangue non è visibile ad occhio nudo ma può essere rilevato solo con l’esame delle feci.
A livello locale la Asl 3 rinnova l’impegno ad incrementare sensibilmente il numero di inviti per raggiungere anche nello screening colonrettale i livelli di qualità conseguiti e consolidati negli altri due screening.
[ponticelli – usl 3]