Pro Vita & Famiglia: «Il governo spieghi alle famiglie se è una misura politica o sanitaria»
PISTOIA. «Speriamo di aver capito male, tanto ci pare assurdo: intendete che se un bambino dovesse sentirsi male, la mamma deve correre a cercare una farmacia per il tampone, invece che correre dal figlio?», è il commento di Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia, sull’obbligo di Pro Vita & Famiglia, che si recano dentro le scuole dei propri figli.
La scuola sta ripartendo in questi giorni ed è ancora tanta, troppa la confusione per i genitori: «cosa accadrà — prosegue Ruiu — se una mamma verrà chiamata d’urgenza perché il figlio deve essere cambiato? Gli verrà impedito l’accesso a scuola se sprovvista di green pass? Chi è vaccinato dovrà fare il tampone? O ancora una volta la questione è più politica che sanitaria?»
«Ancora una volta il pericolo di discriminazione per i bambini è lampante. Come rappresentanti di genitori ci aspettiamo risposte chiare e rassicuranti in questa rincorsa di decreti e notizie sui giornali» conclude Maria Rachele Ruiu.
[provita e famiglia]