SCUOLA IN SCENA, ULTIMO ATTO

I giovani studenti-attori dell’Einaudi di Pistoia
I giovani studenti-attori dell’Einaudi di Pistoia

PISTOIA. Ultimo appuntamento della rassegna La scuola in scena, promossa da Assessorato all’Istruzione e Formazione della Provincia di Pistoia ed Associazione Teatrale Pistoiese, che ha visto sfilare sui palcoscenici del Piccolo Teatro Bolognini di Pistoia, del Pacini di Pescia e del Montand di Monsummano Terme ben 9 scuole superiori del nostro territorio, impegnati negli spettacoli conclusivi dell’attività laboratoriale teatrale svolta nel corso dell’anno.

In scena oggi, mercoledì 4 giugno alle 21, al Piccolo Teatro Mauro Bolognini gli studenti-attori dell’Istituto professionale Einaudi di Pistoia con lo spettacolo, a cura di Alessandro Pecini Cattive abitudini liberamente ispirato a “Il consenziente e il dissenziente” di B. Brecht. Responsabili didattici del Progetto le Prof.sse Daniela Galardini e Daniela Galardi, con la collaborazione allo spettacolo della Prof.ssa Sabina Candela.

Questi gli interpreti: Rey Kalaria, Martina Parise, Giulia Mazzoncini, Marina Chiti, Rachele Panconi, Martina Bilotta, Caterina Sgrilli, Silvia Vitali, Iacopo Turchi, Damiano Chiappini, Francesco Chironi, Caterina Kaiser, Federico Salti, Francesco Lomi, Giorgio Battaglia, Martina Falsone, Lisa Marraccini. Partecipano anche tre ex-studenti della scuola (Veronica Poli, Lorenzo Munghi, Paola Bartolini) e il Prof. Vincenzo Nicoletti.

“È usanza che…” è una frase che si sente ripetere spesso – spiega Alessandro Pecini –. E spesso ci sentiamo dire “Faccio così come fanno tutti perché non voglio essere diverso dagli altri!”. Fatto sta che per noi tutti è preferibile mantenere una condizione di sofferenza, cui si è abituati, piuttosto che tentare di cambiare magari rischiando qualcosa. Come se la vita non fosse un continuo rischiare. Lo spettacolo di quest’anno prosegue nell’esplorazione di Bertolt Brecht, attraverso uno dei suoi drammi didattici: “Il consenziente e il dissenziente”.

La storia è questa: nel territorio in cui vive un ragazzo è scoppiata una malattia. Lui vuole tentare di partecipare alla spedizione, che ricercherà le medicine, perché sua madre sta male. Il ragazzo non ce la farà e si farà uccidere per non rallentare i suoi compagni e per non dover sopportare il peso del fallimento. Quel gesto atroce diventerà un’Usanza. Chi non ce la fa viene eliminato pe consentire agli altri di proseguire. L’usanza andrà avanti finché un altro ragazzo, durante una missione simile, non deciderà di rompere la tradizione. Egli non accetterà l’usanza e si farà riportare indietro vivo, pur sapendo di dover affrontare la sconfitta e il dileggio della gente.

Il testo diventa pretesto per parlare della condizione dei ragazzi, ma forse non solo di loro, così abituati a preferire una condizione di disagio cui si sono abituati piuttosto che accettare di provare a cambiare. Il cambiamento, la trasformazione è il tema di quest’anno. La difficoltà che ognuno di noi sente, abile o disabile che sia, nell’accettare di mettersi in gioco. Il prezzo del biglietto è di 7,00 euro; la prevendita si effettua alla Biglietteria del Manzoni.

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