PISTOIA. Ho appreso dagli organi di stampa che è in atto una raccolta firme contro la decisione dell’Amministrazione Comunale di Pistoia di trasferire le tre classi della scuola primaria di Bonelli presso il centro sociale “L’Argine”, sito nella stessa frazione, nel quartiere denominato Bonelle80.
I motivi di questa protesta mi sembrano alquanto oscuri, perché privi di logica e fondatezza.
A seguito di doverose verifiche sismiche sul plesso in questione, effettuate dal Comune di Pistoia con fondi Miur nell’ambito di un piano sistematico di controlli strutturali che riguarda 30 scuole comunali, l’edificio è risultato inagibile e non adeguabile alle norme di sicurezza a causa del materiale impiegato nella costruzione, per cui verrà chiuso per comprensibili motivi di sicurezza a partire dal prossimo anno scolastico.
Il Comune – come ha recentemente esternato l’assessore Alessandra Frosini – ha deciso di spostare gli alunni delle tre classi nei locali del centro sociale “L’Argine” dopo aver incontrato le associazioni che vi gravitano e aver confermato in accordo anche con la dirigente scolastica la possibilità per queste di continuare le attività, che si svolgono tutt’oggi in orario pomeridiano, senza perciò variare alcunché.
Da aggiungere che la Giunta aveva proposto al gruppo che ha siglato il patto di collaborazione con il Comune di trasferirsi in un edificio nuovo, adiacente al centro polisportivo; proposta accettata in un primo momento, ma poi improvvisamente e inspiegabilmente declinata.
Come è stato ampiamente spiegato, l’Amministrazione non può spostare le classi al piano terra della vicina scuola materna “La Coccinella”, poiché sarebbero necessari interventi per adeguare la struttura senza che questa risulti avere ad oggi l’agibilità sismica, non rientrando tra i plessi sottoposti a verifica: per cui si rischierebbe di iniziare i lavori per poi accorgerci che l’edificio non è idoneo, con relativo sperpero di denaro pubblico.
Il centro sociale, per poter accogliere le tre classi, subirà interventi di ampliamento, adeguamento e ammodernamento, per un totale di 150 mila euro e potrà continuare ad essere frequentato e utilizzato nel pomeriggio dalle associazioni che oggi vi operano con finalità sociali, che potranno beneficiare così di locali rinnovati: per cui Bonelle non verrà privata di tale spazio pubblico di socialità.
A ciò si aggiunge che il percorso intrapreso dalla Giunta è stato condiviso fin dall’inizio con le famiglie e la dirigente scolastica, che approvano quindi tale scelta.
Quale sarebbe pertanto il problema? Direi che occorrerebbe invece apprezzare il senso di responsabilità dell’Amministrazione che mette al primo posto la sicurezza e l’incolumità dei bambini e degli operatori scolastici che la frequentano.
Il sospetto – lo dico apertamente – è che anche questa volta i veri motivi siano puramente politici e che le problematiche relative ai bambini e al centro sociale siano esclusivamente funzionali ad alimentare una avversione gratuita nei confronti dell’operato degli attuali amministratori.
Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fratelli d’Italia – Pistoia