PISTOIA. Un percorso specifico per analizzare lo stato di salute degli anziani ospiti delle Rsa convenzionate e la qualità dell’assistenza erogata: lo ha attivato la Società della Salute Pistoiese, che ritiene la qualità dell’assistenza nelle strutture un aspetto determinante per il miglioramento delle condizioni di vita degli anziani non autosufficienti.
Il programma previsto va ad integrare i controlli già in essere – regolarmente svolti in base alle normative regionali vigenti – relativi alla vigilanza sull’autorizzazione al funzionamento e al processo di accreditamento, ed ha lo scopo di monitorare con ancora maggiore attenzione la qualità dell’assistenza, con particolare riferimento agli aspetti legati alla cura dell’anziano.
Le condizioni di fragilità dell’anziano ospite di queste strutture, come l’età molto avanzata e la presenza di alcune patologie, sono infatti frequentemente legate alla possibile insorgenza di alcune problematiche che devono essere affrontate con puntuali strategie assistenziali.
Per la valutazione della qualità dell’assistenza vi sono alcuni indicatori ormai accettati dalla comunità scientifica, quali l’insorgenza di lesioni da compressione, le cadute accidentali, la presenza di dolore, la presenza di malnutrizione e disidratazione. Queste condizioni, infatti, se possono verificarsi e insorgere anche come conseguenze della situazione stessa di non autosufficienza delle persone, devono essere sempre monitorate per comprenderne le cause e per far sì che non si manifestino con frequenza.
Un altro fattore rilevante per la qualità delle cure è dato dalla capacità del modello assistenziale di mantenere o addirittura incrementare l’autonomia della persona assistita; tale circostanza è possibile solo creando un ambiente nel quale si prevenga l’immobilità e non si utilizzino alcune pratiche (contenzioni, cateterismi ed altro).
Esiste una stretta correlazione fra qualità di vita e capacità fisiche conservate nell’anziano, per cui maggiore è la possibilità di svolgere le attività di tutti i giorni (anche piccole cose come lavarsi le mani, fare un gioco), migliore è lo stato di benessere e soddisfazione.
Ancora, secondo questo programma, saranno monitorati i reclami, il turn-over del personale, gli accessi in pronto soccorso e le eventuali ospedalizzazioni: è infatti già presente un infermiere, impegnato nel progetto sugli accessi ripetuti al pronto soccorso, il quale ha il compito di monitorare e comprendere caso per caso se il problema avrebbe potuto essere affrontato in modo diverso o comunque, nel caso di ricovero, segue l’anziano nel percorso ospedaliero e garantirà la continuità di cura al rientro in struttura.
Il percorso intrapreso, che prevede un monitoraggio trimestrale di tutte le Rsa della Zona Distretto Pistoiese, è di grande importanza e le strutture, nel caso sia necessario, saranno supportate nelle scelte al fine di costruire una rinnovata visione di alcune metodologie assistenziali.
[sds – pistoia]
Per scrivere queste stupidaggini magari paghiamo lautamente un altro ufficio stampa sanitario? Questa s.d.s.al momento produce, oltre ai lauti stipendi dell’ennesimo carrozzone, queste “frescate”? Compagnucci, in mano a voi gli anziani sono veramente da “osservare bene”. Con la vostra riforma voi li ammazzate veramente!