SE IL BUONISMO DIVENTA RAZZISMO VERSO CHI VIVE ONESTAMENTE

migranti
Migranti

PISTOIA. Nonostante gli eventi internazionali lo dimostrino senza tema di smentita, nessuno ha il coraggio di ammettere, pubblicamente, quanto la condotta “democratica” dell’Occidente ed in particolare la nostra, che ci vede sempre accodati in maniera inerte alle decisioni di altri, abbia e stia producendo di negativo per l’Europa e per noi soprattutto.

C’è qualcuno che, nonostante i fatti quotidiani abbondantemente documentati, abbia il coraggio e la coerenza di dire che i vari tiranni africani e asiatici andavano lasciati dove si trovavano? Quello che si sta verificando, e dinanzi al quale non sappiamo cosa fare, ne è la prova tangibile.

Non sto qui a descrivere gli accadimenti che ci coinvolgono e che potrebbero travolgerci a breve giro di tempo. Certo ammettere che un dittatore è cosa buona e giusta non è facile per nessuno. Ciononostante non si può far finta di ignorare che Assad, Saddam, ecc. rappresentavano l’unico mezzo di stabilità in Paesi dominati dal fanatismo religioso e dove, volenti o nolenti, non è possibile improvvisamente esportare la nostra cultura.

I loro metodi spicci, talora violenti, appaiono, alla luce di quanto sta succedendo, l’unico, indispensabile mezzo che avrebbe potuto mantenere quei Paesi in un civile contesto mondiale, rendendoli interlocutori credibili coi quali confrontarsi e intessere relazioni. Non sottolineare questo aspetto può indicare pericolosa miopia oppure assenza di intelligenza logica e razionale.

Chi dissente provi a immaginare il prossimo futuro. In entrambi i casi si tratta di dannosa e avvilente ipocrisia. Non si sa cosa fare né come intervenire riluttanti come siamo a mettere a repentaglio mezzi e soldati in regioni dove regna oramai il caos totale e dove non viene riconosciuta, neanche in minima parte, lcuna parvenza di garanzia internazionale.

L’Italia, naturalmente, entra con ottusa tempestività in ogni cordata sostenuta da altri Paesi dell’unione senza badare ai propri interessi specifici come invece altre nazioni più attente e compatte, al loro interno, riescono sempre, giustamente a fare.

Attaccare Gheddaffi, dimenticando che in Libia ci sono diversi rubinetti del nostro petrolio lasciati ora in mano a sconosciute bande armate, aderire alle sanzioni contro Putin senza pensare quanto le aziende italiane ci avrebbero rimesso ecc. sono alcuni nefasti esempi di come ci muoviamo.

Per l’abitudine di compiacere tutti e andare d’accordo con tutti, perdiamo insieme, così facendo, reputazione, credibilità e occasioni per tutelare l’interesse nazionale.

Muammar Gheddafi
Muammar Gheddafi

Stesso discorso per l’immigrazione selvaggia proveniente da Paesi allo sbando dove non esiste alcun tipo di autorità riconosciuta con la quale avere contatti, accordi, scambi, assicurazioni.

Ogni intervento in quei luoghi senza regole e leggi, dominati da fazioni sanguinarie, non è nemmeno ipotizzabile. Ci siamo voluti dimostrare migliori di tutti accogliendo chiunque nella speranza di essere seguiti dai nostri alleati.

Ora, invece, che l’Europa ha negato concretamente qualsiasi tipo di tangibile aiuto, chiudendo le frontiere ai migranti, ci troviamo nella situazione scomoda di non potersi rimangiare tutti quei principi di accoglienza tanto sbandierati finora, ma di essere anche nell’impossibilità di accettare un esodo infinito destinato ad aumentare.

Paesi democratici rifiutano senza mezzi termini l’ingresso sul loro territorio di questi disperati fino a respingerli alla frontiera, ma nessuno grida al razzismo.Evidentemente coloro che governano quei paesi, sanno di prendere decisioni in parallelo alle intenzioni del popolo che amministrano e dal quale sono sostenuti.

L’ipocrisia di chi ci governa discende da quella del “popolo” che manifesta, con le parole, solidarietà, tolleranza e comprensione, salvo adirarsi quando gli stessi migranti, verso i quali si esprime la totale comunanza, vengano alloggiati vicino alla nostra porta di casa, e stufarsi energicamente quando ci vediamo braccati dai sempre più numerosi “venditori” divenuti un enorme esercito di accattoni.

Costretti a rimanere in Italia, respinti dall’Europa, si accalcano ovunque divenendo sempre più esigenti, presuntuosi e dominanti, vista la mollezza delle leggi italiane, delle autorità e del popolo da cui leggi e autorità discendono.

Rom e primarie del Pd, vignetta Mauro Biani
Rom e primarie del Pd, vignetta Mauro Biani

Molti sono ancora coloro che, animati da incrollabili concetti, giurano e pontificano che quella rom è una cultura da salvaguardare, ma nessuno di questi soloni ha ancora sostenuto, con l’esempio, tali nobili teorie portandosi a casa propria qualche rappresentante di simile etnia.

Anch’essi sfuggono a qualsiasi legge persuasi come sono che in questo Stato con questo sistema hanno solo da guadagnare.

Vi sembro razzista? Fate qualche uscita per l’Europa in Paesi di lunga tradizione democratica, e vi renderete conto di quanto si abusi, quanto sia male interpretato e distorto il significato di razzismo così come inteso da noi.

Un acuto pensatore del passato e profondo conoscitore dell’animo umano a proposito di comportamenti simili disse: “Se avete saldi principi, appoggiatevici forte, vedrete, piano piano cederanno”.

Non era né sarcasmo né cinismo ma, purtroppo, una inconfutabile certezza.

[*] – Ospite

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