PISTOIA. In quest’epoca, comunicare è basilare. Chi riesce a farlo, chi sa far passare il proprio messaggio è sempre un passo avanti agli altri. Anche nello sport, la comunicazione è fondamentale.
Per ottenere miglioramenti, persino successi, in campo e fuori dall’agone, bisogna sapere comunicare: i propri principi e i propri valori, ma pure gli obiettivi perseguiti e da perseguire, le scelte e i motivi che stanno alla loro base. Nel nostro piccolo, anche nel pistoiese le società sportive hanno capito che comunicare significa, pian piano, riuscire.
Per questo, specie negli ultimi anni, si stanno dotando di addetti stampa quando non creano veri e propri uffici stampa, con più componenti. Certo, puntare sulle giuste figure è già sinonimo di vittoria: occorrono comunicatori ad hoc e non importa se professionisti o meno.
Importante è che siano professionali, ovvero sappiamo ogni segreto del loro lavoro e, soprattutto, essere seri, costruttivi, costanti. Non ci si improvvisa comunicatori. L’errore che fanno spesso i nostri club è di mettere alla comunicazione persone improvvisate, magari perché un tempo presero 8 al compito di italiano.
Questo non tanto perché non capiscano la differenza che passa tra uno che sa fare il suo mestiere e uno che fa tutto tranne che il comunicatore, ma per risparmiare. Ebbene, quel che un dirigente crede di risparmiare oggi nella comunicazione, gli costerà domani in fatto di riuscita.
Il suo sodalizio non emergerà, perché non credibile. Credibilità, ecco la parolina magica. Mediate gente, meditate.