OGGI finisce la scuola ed è iniziata ieri.
Un anno scolastico vola e sparisce in un lampo: compiti interrogazioni, ansia e gioia, risate e lacrime tutto si risolve magicamente un giorno di giugno.
Sembravano insopportabili i risvegli antelucani nell’inverno… e non ve li ricordate già più.
Oggi c’è un solo problema: il cielo grigio che promette (e mantiene) pioggia rendendo impossibile o inutile il gavettone di fine anno.
Com’è difficile, ragazzi, farvi crescere in un mondo pieno di contraddizioni! Dobbiamo essere ancora un po’ ingenui per non essere cinici ma abbastanza forti da non cedere le armi.
Dobbiamo continuare a leggere nei vostri occhi la nostra adolescenza per non perdere il contatto.
Ma che bella soddisfazione quando – l’anno prossimo, domani – sarete grandi e farete bene le cose e noi penseremo che sia anche un po’ merito nostro…!
[Paola Fortunati]
E sopratutto che bello…quando sarete fuori dalle….oopss…che padre snaturato!
PS. e mi raccomando, prima di darci dei nipotini, pensateci bene…dateci il tempo di scappare in Costa Rica….il Platano mi dice che non è bello quello che scrivo….
Buona giornata Paola!
Massimo tu e il platano siete ancora nella fase guardie e ladri, l’estensore della nota qui sopra (io) è già oltre?
A proposito di ultimo giorno di scuola, c’è qualcuno che mi sa dire come mai, nel quadro del festeggiamento di tale evento, qui in Via Paganini (scuole elementari) , ma ovviamente, immagino, anche altrove, da mercoledì c’è un casino continuo che, forse, si sta un po’ attenuando solo adesso alle 18.40? In certi momenti sembra quasi di essere allo stadio. Io sono anche tollerante, ma non so se una sarabanda del genere può fare piacere a tutti. Ha uno scopo educativo-pedagogico, per caso? Ai miei tempi non si faceva, eppure, siamo ugualmente cresciuti bene, in salute, senza traumi, ecc ecc.
Piero