“SEE&TREAT”, GUARDA-E-TRATTA

See & treat a Pescia
See & treat a Pescia

PESCIA. Piccole ferite, abrasioni, contusioni, ustioni di primo grado, patologie dermatologiche o oculistiche minori, traumi contusivi lievi, rinocongiuntiviti e altre problematiche cliniche di lieve entità (codici bianchi e azzurri), anche al pronto soccorso del presidio ospedaliero SS Cosma e Damiano di Pescia, ora le trattano gli infermieri. La nuova modalità organizzativa si chiama see&treat, letteralmente guarda e tratta.

Dallo scorso aprile ad oggi 250 pazienti che si sono recati al pronto soccorso di Pescia sono stati trattati solo dagli infermieri con il tutoraggio dei medici.

Rappresentano circa il 4% sul totale degli accessi ma, trattandosi di una fase sperimentale, è già un buon risultato”, precisa il direttore della struttura il dottor Fabio Daviddi che oltre a commentare positivamente i dati ritiene soddisfacente l’avvio del servizio, che ha permesso a molte persone una più rapida presa in carico ed un miglioramento complessivo del loro percorso diagnostico.

Sono, al momento in totale otto gli infermieri in campo abilitati a svolgere questa specifica attività che si svolge all’interno del pronto soccorso, in un Ambulatorio dedicato. Gli infermieri si chiamano Franco Giuliani, Laura Vannini, Clementina Melchiorre, Massimiliano Biagi, Corinna Iozzelli, Stefania Raffaelli, Giulio Barra e Patrizia Benvenuti.

“Per acquisire la certificazione a svolgere tali competenze – spiega la coordinatrice infermieristica Zaira Vinci – hanno tutti seguito il corso di formazione regionale per un totale di 180 ore”.

Gli infermieri dedicati al “see&treat” svolgono l’attività in completa autonomia, secondo i protocolli previsti dalla Regione Toscana che ha previsto di inserire 49 patologie non urgenti che possono essere valutate e trattate dal personale infermieristico.

Come nella gran parte dei pronti soccorso questa nuova modalità organizzativa permette ai medici di concentrarsi sui casi maggiori e che necessitano di interventi tempestivi (codici rossi).

Gli infermieri riferiscono che nei 250 casi trattati la casistica è stata prevalentemente di tipo traumatico, molte anche le piccole patologie dermatologiche. Per i mesi estivi si attendono tanti pazienti con ustioni da esposizione solare, punture di insetti, orticarie e congiuntiviti. Tutte problematiche che una volta risolte si possono gestire a livello domiciliare.

Sempre nell’ottica di migliorare i percorsi e l’assistenza – aggiunge il dottor Daviddi – l’attuale protocollo operativo delle patologie non urgenti potrebbe essere implementato e reso più funzionale alle esigenze dei pazienti”.

[ponticelli – usl 3]

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