PISTOIA. Al Senato, mercoledì è stata approvata la legge delega sul Jobs Act. Tale delega, oltre ad essere priva di contenuti specifici, corre anche il rischio di incostituzionalità. Il jobs act è un guscio vuoto, che dietro a slogan sul superamento della precarietà (senza specificare però in quale modo), nasconde vecchie ricette della destra liberista, come la redistribuzione dei diritti al ribasso, che porterà ad un abbattimento delle tutele (vedi l’abolizione di fatto dell’art. 18), e in una seconda fase all’abbassamento del livello salariale, attraverso varie forme di demansionamento e contrattazione decentrata, e il depotenziamento del contratto nazionale di lavoro.
Nel jobs act non c’è niente di nuovo, il governo renziano delle larghe intese riempirà la delega in bianco ricevuta dal Senato con progetti che hanno la stessa matrice delle politiche economiche degli ultimi vent’anni; le stesse che hanno prodotto la crisi che stiamo attraversando, generando un progressivo aumento delle disuguaglianze e la compressione dei diritti individuali e collettivi.
Così come spesso è accaduto, la “sinistra” renziana farà ciò che non è riuscito alla destra, infatti l’abolizione dell’art. 18 è un vecchio cavallo di battaglia della destra tecnocrate e liberista, basato sul principio che per concedere qualche diritto a quei lavoratori che non ne possiedono alcuno, si devono togliere ad altri lavoratori tutele fondamentali in uno stato di diritto.
Il risultato finale, al netto del fatto che nella legge delega approvata in Senato non si cita nessuna copertura finanziaria certa per i futuri ammortizzatori sociali, è la sconfitta di un’idea di società, basata sulla valorizzazione delle libertà nei luoghi di lavoro, attraverso l’emancipazione dei lavoratori costruita in anni di conquiste spesso pagate a caro prezzo.
Una domanda ci preme rivolgere ai molti compagni e compagne del Pd che hanno idee e un passato caratterizzato da valori di sinistra e dalla vicinanza alle lotte dei lavoratori: davvero non avete nessun imbarazzo nell’assecondare la sconfitta delle vostre (e nostre) idee, lasciando libero il campo alla cancellazione di un modello di società fondato sui diritti e sui principi di uguaglianza e libertà? Per queste ragioni la federazione provinciale di Pistoia di Sinistra Ecologia e Libertà aderisce alla grande manifestazione nazionale promossa dalla Cgil che si terrà a Roma il 25 ottobre, ed invita tutti i suoi militanti, iscritti, simpatizzanti ed elettori a partecipare.
[sel pistoia]