PISTOIA. Zoppi, di Sel, scrive:
“Venerdì 16 gennaio il Dipartimento Arpat di Pistoia è stato attivato dai vigili del fuoco per le numerose segnalazioni di cittadini che a Pistoia, località Ponte alla Pergola-Bottegone, avvertivano odore di gas e temevano il pericolo di esplosioni – si legge nella nota riassuntiva dell’Arpat –. Intervenuti sul posto i vigili del fuoco non avevano rilevato gas e quindi ipotizzavano che l’odore percepito potesse derivare da sostanze usate come odorizzanti e di conseguenza escludevano provenisse dalla rete di distribuzione del gas”.
Questa una delle notizie apparse sulla stampa della città. Una fuga di sostanze in aria segnalata da numerosi cittadini, ecco una mia valutazione.
Proprio nei mesi scorsi avevo scritto di queste cose:
- La nostra città è attrezzata in caso di rilascio di sostanze tossiche e pericolose per la salute umana e l’ambiente?
- Chi e come si avvisano i cittadini per questa situazione di pericolo?
- Con quali procedure?
- La popolazione pistoiese, gli studenti, le persone che si trovano nelle proprie abitazioni, oppure all’aria aperta?
- Quali accorgimenti devono prendere?
- Chi deve organizzare queste attività di prevenzione?
- Bastano gli attuali strumenti come il sistema di avviso con Pro-Civ oppure è insufficiente?
- Nel nostro Comune è presente un azienda classificata a rischio di incidente rilevante, la scheda d’informazione per la cittadinanza in caso di rilascio di sostanze in aria è stata distribuita? Sono formati e informati i cittadini pistoiesi sulle norme di comportamento?
- Perché non ci dotiamo di avvisi tramite Sms e anche da telefoni fissi sul modello dei Comuni fiorentini rivolti a tutti i cittadini residenti?
Queste sono alcune delle prime domande che dobbiamo rivolgere alle autorità locali, Prefetto, Sindaco, Usl, Vigili del Fuoco, Arpat.
[zoppi – sel pt]
Vedi anche: https://www.linealibera.it/aria-irrespirabile-e-puzzo-a-ponte-alla-pergola-bottegone/