semplici-bertinelli. «NIENTE VA BEN, MADAMA LA MARCHESA!»

Margherita Semplici
Margherita Semplici

PISTOIA. Margherita Semplici non ci sta, al tutto va ben, madama la marchesa di Samuele Bertinelli sulla Nazione, così risponde e pubblica sulla sua pagina Facebook quanto segue:

Leggendo le numerose affermazioni del Sindaco Bertinelli, possiamo concordare su un aspetto, ossia che questi siano effettivamente gli anni più difficili della storia repubblicana, ma unicamente perché esistono amministratori pubblici come il Sindaco stesso che, completamente avulsi dalla realtà delle cose, dimostrano di non essere in grado di rispondere alle necessità dei cittadini se non a parole, diffondendosi per lo più in promesse di rosei accadimenti futuri e sorvolando accuratamente sulle numerose pecche degli anni di mandato trascorsi.

Il Sindaco, se fosse residuato qualche dubbio, ha dimostrato, con le sue parole, di essere davvero un politico: disposto ora persino a dichiararsi renziano con voto di lealtà al premier, nonché segretario del PD, Matteo Renzi, pur di mettersi al riparo dalle presunte manovre del PD renziano ai suoi danni, di cui si fa un gran parlare da mesi, e di restare in sella per le prossime elezioni amministrative.

E cosa dire di tutti gli interventi miracolosi che dichiara di aver compiuto dal 2012 ad oggi? Che forse abita in un’altra Città, il nostro Sindaco. Una Città che senz’altro non è Pistoia, con i suoi impianti sportivi al collasso e le società sportive costrette in gran numero a rivolgersi altrove; con carenza cronica di parcheggi; con parchi pubblici dove i giochi per bambini sono in condizioni al limite della pericolosità; con lavori iniziati e mai finiti in aree nevralgiche del territorio (ad esempio nell’area ex Breda: lavori che lui aveva garantito sarebbero stati conclusi, per questo settembre, per albergo e almeno 400 posti auto); con le demolizioni dell’Area del Ceppo che dovevano iniziare entro la fine del 2015 mentre ad oggi è ancora tutto in piedi ed alquanto in salute; con interventi di manutenzione sulle strade svolti con clamoroso ritardo rispetto all’effettiva necessità; con mutui degli anni ’80 rinegoziati di ulteriori trent’anni per risparmiare qualche centinaia di migliaia di Euro da continuare a spendere sul bilancio corrente per evitare di trovare e attuare soluzioni strutturali; con le criticità che stanno emergendo in tutta la sua evidenza anche nel settore dei servizi educativi, tradizionalmente vanto per il Comune, in termini di incapacità di rispondere alle esigenze delle famiglie; e con molti altri problemi che il Sindaco certamente ignora (o vuole ignorare) ma i cittadini conoscono a menadito e, soprattutto, misurano sulla propria pelle tutti i giorni.

Samuele Bertinelli
Samuele Bertinelli

Si mette il fiore all’occhiello, il Sindaco, per i lavori su San Iacopo in Castellare, su San Salvatore, su San Pier Maggiore, omettendo di dire che è solo grazie al contributo sostanziale (talora integrale) della Fondazione Cassa di Risparmio che saranno iniziati ed omettendo di dire, cosa molto grave, che questi investimenti, la cui programmazione è stata fondamentale per la designazione di Pistoia a Capitale Italiana della Cultura per il 2017, non saranno mai conclusi entro il 2017, ma che anzi, la Città, proprio in quell’anno cruciale, sarà ridotta sostanzialmente a un cantiere a cielo aperto.

Inoltre, sulla trasparenza nell’attività amministrativa: forse il Sindaco ha dimenticato delle procedure di concorso che, su sollecitazione del gruppo di Pistoia Domani sono state oggetto di revoca o di modifica? Se è assolutamente vero che un’indagine non è una condanna (e ci mancherebbe), forse il Sindaco potrebbe, per delicatezza, evitare di sbandierare sempiterna correttezza delle procedure amministrative quando non dovrebbe affatto ignorare i molti profili dubbi che sono stati riscontrati in alcune di esse.

Concludendo, siamo davvero stupiti di come il primo cittadino stia pervicacemente e strumentalmente ricoprendo due ruoli che, nell’imminenza delle elezioni comunali, la sua proverbiale correttezza (ovviamente chi meglio di lui può essere giudice di lui stesso e degli altri?) vorrebbe distinti, ovvero Sindaco (ricandidato) e Presidente del Comitato promotore di Pistoia Capitale (che, tra le altre cose, oltre alla dote un milione di euro, porta progetti, sponsorizzazioni ecc.); quale trasparenza assicura tale duplice ruolo? E soprattutto, quale reale partecipazione della Città, quale dibattito pubblico può svilupparsi ormai in due mesi di tempo? Nessuno, evidentemente, ma – al contrario di quanto propagandato – non era e non è questo l’obiettivo: l’unico obiettivo era arrivare a pochi mesi dal voto recitando in contemporanea i due ruoli, perché l’uno diventi insostituibile per l’altro. Alla faccia del merito, del confronto e dell’interesse generale.

Può aprirsi il dibattito? Il tempo è poco ma la città è di tutti, parliamone.

[margherita semplici]

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