I due esponenti di Fratelli d’Italia chiedono il potenziamento delle corse per garantire gli spazi adeguati per il distanziamento
PISTOIA. L’attuale governo si mostra in completa continuità con quello precedente: l’indecisionismo dell’ultimo minuto sulla riapertura delle scuole provoca caos e disorientamento, destando ansia e preoccupazioni soprattutto per dirigenti scolastici e famiglie, che in pochi giorni dovranno organizzarsi di conseguenza.
Nonostante l’accordo siglato dalla Conferenza delle Regioni con i Comuni tramite Anci e con le Province tramite Upi, il Consiglio dei Ministri ha modificato ancora le percentuali della presenza degli studenti a scuola: nelle zone arancioni e gialle si è abbandonato il 60%, fissato come quota minima, per oscillare adesso tra il 70 e il 100%.
A parte le percentuali occorre però garantire gli spazi adeguati per il distanziamento, magari l’installazione dei dispositivi di ventilazione e santificazione dell’aria, a cui sono state destinate apposite risorse da parte del governo, e soprattutto l’utilizzo in sicurezza dei mezzi di trasporto per gli spostamenti degli studenti degli istituti superiori.
A tal proposito nulla è stato pensato e progettato in questo periodo di DAD dalla Regione Toscana per ovviare al problema, anche alla luce del fatto che vige ancora l’obbligo del limite del 50% di occupazione dei posti sui mezzi pubblici.
A ridosso della ripresa delle lezioni in presenza non ci sono ancora, purtroppo, le condizioni che garantiscano un trasporto efficiente e sicuro per tutti gli studenti.
È chiaro che nella prospettiva di un rientro al 100% occorre potenziare le corse, raddoppiando il numero degli autobus, operazione che presuppone personale e molte risorse economiche in più.
Le aziende che gestiscono il trasporto pubblico da sole non saranno in grado di far fronte alla emergenza; inoltre le aziende di trasporto private, che già a partire da settembre avevano messo a disposizione i propri mezzi e i propri autisti, attendono ancora di essere pagate per il servizio prestato.
Per questo la Regione deve al più presto intervenire con un piano organizzativo adeguato, sostenendo economicamente le aziende pubbliche e, se necessario, anche quelle private.
Michela Senesi ed Elena Bardelli
Dipartimento Regionale Toscano Istruzione di Fratelli d’Italia