AGLIANA. La vertenza era stata incardinata dall’agente Neri Daniele nel 2011, ma stupisce che la allora Segretaria Generale Donatella D’Amico, non sia intervenuta per evitare una lite davvero ridicola, come lo sono state altre, nel medesimo ambito di competenza della Polizia municipale: da ricordare la pesante controversia contro il Dott. Mauro Goduto, quella dell’agente Campanelli (con altra condanna del Comune) e quella ancora pendente con la ditta “La Vettura” al Consiglio di Stato.
Una sequela di contenziosi che sta facendo – dell’Amministrazione rossa dei Sindaci Magnanensi/Ciampolini/Mangoni – un esemplare (raro) di soccombente, con un pesante gravame di costi giudiziari da corrispondere a diversi avvocati, posti a danno dei cittadini aglianesi chiamati dall’Amministrazione democrats al “bagno di sangue”.
Sangue vivo, ma che non è stato versato dai responsabili che hanno dato impulso a queste illogiche e ingiustificate controversie, perché proveniente dalle tasse dei cittadini ignari, chiamati a pagare la cattiva gestione del personale dei dirigenti, capaci di resistere pervicacemente a cause che erano da valutarsi come perdenti fin dall’inizio e che hanno portato l’Amministrazione in un baratro.
A questa recente partita dell’agente Neri, dovrà essere, aggiunta la spesa di oltre 4.000 euro richiesti dalla tutela amministrativa proveniente da una condanna al Tar per altra vicenda, sommando un valore complessivo di oltre 15.000 euro, non trascurabili. L’Amministrazione Ciampolini, supportata dalla Segretaria D’Amico, non eseguì un’altra celebre sentenza del Tar Toscana (Nesti/Goduto), continuando a mantenere Nesti in posizione organizzativa fino alla pronuncia del Consiglio di Stato che poi, lo tolse dall’incarico nel febbraio 2015.
Di questo argomento ha già fatto sonore e ripetute proteste l’opposizione: il consigliere Maurizio Ciottoli ha svolto numerose interpellanze cadute nell’ignavia dell’Amministrazione Mangoni e dei suoi predecessori.
Infatti, anche la Sindaca Ciampolini oltre a Mangoni, non hanno mai chiesto un parere di legittimità sulla opportunità di sostenere questeimprobabili e incomprensibili liti, dall’esito facilmente considerabile nei suoi effetti economici: che i Sindaci fossero succubi dei dirigenti causalitici o incapaci di intendere il rischio sotteso alle azioni legali promosse e rimandate nel lungo termine con delle sonore condanne?
Anche l’odierna segretaria Generale Donatella d’Amico (quella che propose il ristoro del danno per la vicenda Agisport, mai avviata) cosa ha detto e fatto in merito alla prosecuzione di queste ridicole e costose controversie deliberatamente promosse, ingiustificate e solo apparentemente motivate da neghittosità, incompetenza giuridica, rette apparentemente dalla sola personale contrapposizione del dirigente dell’unità operativa del Comando di Polizia Municipale che sembrava padroneggiare all’interno del Comune con la sua preparazione?
E l’Assessore Fragai ex sindacalista, amministratore inceneritorista, che ne dice e che ne pensa dell’ex suo ottimo Comandante, come lo definì il 20 febbraio de 2015 (su La Nazione)?
I cittadini, saranno capaci di riconoscere la dannosa litigiosità di una Amministrazione arrogante che propone un ricorso senza che sia fatta una attenta valutazione del rapporto costi/benefici?
I consulenti giuridici sono stati interpellati o no?
E, in caso affermativo, come hanno motivato la necessaria approvazione al rischio di soccombenza del contenzioso?
In Comune sanno cosa è la diligenza del buon padre di famiglia?
Di sicuro lo saprebbero se gli errori cominciassero a pagarli di tasca loro, come sarebbe auspicabile a fronte dei danni economici causati alla comunità.
Siamo di fronte a una ennesima dimostrazione di probabile danno erariale, dunque sarà questa dell’agente Neri, la causa di un ulteriore esposto alla Corte dei Conti dopo anche la vicenda dell’agente Campanelli o verrà proposta per un dissennato ricorso d’Appello del Comune con una maggioranza allo sbando e che difficilmente verrà riconfermata alle prossime elezioni e la lascerà in eredità ai nuovi eletti?
[Alessandro Romiti]