La lingua può nascondere la verità, ma gli occhi mai [Michail Bulgakov, Il maestro e Margherita]. A furia di leccare, qualcosa sulla lingua rimane sempre [Ennio Flaiano]. La logorrea è la diarrea della lingua [Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983]. Forgia la tua lingua su un’incudine di verità e ciò che vola, anche se non è che una scintilla, avrà luce [Pindaro]. Prima di bruciare vivo Vanini, un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio [Arthur Schopenhauer, Scritti postumi, 1804/60]
Un sindaco, in primo luogo, dovrebbe preoccuparsi di fare il sindaco, non di ” farselo fare da altri “…
STALKING? VIOLENZA? MA VE PAR NORMALE?
A FAR ’STA ROBBA CE VO’ ER TRIBBUNALE!
Per gli asini patentati e validati, anche da master grazie alla scuola postessantottinarda di don Milani, fatta crescere a dismisura d’ignoranza dalla presunzione del Pci sino all’attuale Pigliàtelo Didietro; Salomone, il re ebreo che pure se la spassava con la famosa regina di Saba (vedi il film con la Lollo e Yul Brynner, 1959), ricorre spesso citato, in antico, con la grafia di Salamone, quasi quasi appellativo più appropriato (e appropriabile) per gli autori di decine di decisioni adottate dal personale appartenente al ricco caravanserraglio del tribunale di Pistoia.
L’antropo-etologia avvocatile, in non pochi casi, si manifesta in due tronconi ben separati: i favorevoli e i contrari alle cazzarole. In mezzo scorre il famoso fiume che Levi, nel Lager, individuava nella zona grigia; o che Dante immaginava negli angeli àlgidi i quali, nella lotta Dio-Diavolo, «per sé foro», cioè se ne stettero in disparte, ovvero tifarono soltanto per i loro comodacci, senza esprimersi.
Questa categoria da zona grigia, i silenziosi che non si esprimono, stavolta direi che è la più apprezzabile se osservo le reazioni delle due difensorE del Benesperi e del Ciottoli.
Che, invece, èccole là a sbandierar bandierine e ad applaudire alla prima tappa del giro solo perché i loro beniamini, che sembrano aver vinto la coppa, appaiono come destinati alla festa del 15 agosto, l’assunzione di Maria in cielo.
C’è una famosa barzelletta di Pierino adattissima alle due esultanti. Quella del bambino-peste che chiede al babbo: «Babbo, ma è lontana l’America?». E il babbo risponde: «Zitto, Pierino, e nuota!».
Delle parole non dette, nessuno se ne pentì mai. Ma l’antropo-etologia avvocatile è soggetta, evidentemente, anche all’effetto etilico di chi crede di aver vinto la guerra per aver (falsamente) avuto ragione (?) alla prima battaglia.
Avvocate Augustin & Meoni, tornate a studiare la storia. Soprattutto quella del Terzo Reich e del suo Rommel, la volpe del deserto. Quella gente là fu capace di vincere ogni battaglia e di perdere rovinosamente la guerra.
Intanto preparàtevi al secondo fronte: quello del famoso processo politico 2 Pistoia, la famosa chiavA arrubbata alla vigilA Traversi. E, nel marasma delle 18 mila pagine di intercettazioni telefoniche a spese del popolo, ci saranno anche le storielle del Ciottoli e del Pedrito; gli intrallazzi, i frizzi e i lazzi di questi umili ragazzi, che fan bene il lor mestiere, ma lo fanno col sedere…
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, scriveva Cesare Pavese. Parodiandolo, bisogna scrivere: Verrà la diarrea e mancherà l’Imodium.
Vi ripasso volentieri la palla per la coppa-water del mondo, con calcio d’inizio a voi. Ho pagato il biglietto e ora voglio divertirmi, care avvocate del moralismo peloso a favore di due amministratori-politici di classe zeta!
Edoardo Bianchini
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