PISTOIA. Tre eventi, uno meno inaspettato dell’altro, hanno segnato le nostre ultime ventiquattro/quarantotto ore. Tutti e tre legati dal solito filo rosso (colore che calza a pennello): l’immigrazione clandestina di massa che stiamo subendo.
Il primo riguarda un luogo noto a tutti i pistoiesi, ovvero Piazza della Resistenza (Piazza d’Armi). È ufficialmente divenuto un posto poco sicuro, causa la presenza di ragazzotti arrivati via mare in Italia e spediti a Pistoia dal Ministro dell’Interno.
Lo spettacolo che ci offrono è grottesco: ubriachi nel primo pomeriggio, alcuni muniti di spinello, infastidiscono i passanti tra i quali, come ben sappiamo, ci sono anche signore con i propri figli.
Gli ultimi due giorni di pioggia ci hanno impedito di fargli visita. L’acqua piovana, evidentemente, non è la loro preferita. A questo punto possiamo augurarci che il diluvio prosegua? E Renzi chi nominerà come nuovo Noè, il Sindaco Bertinelli?
Il secondo evento riguarda il ministro Padoan, il quale ha fatto sapere che, con questo flusso di clandestini in continua crescita, per il prossimo anno la spesa per la loro accoglienza ammonterà a quattro miliardi. Quest’anno invece dovremmo fermarci a tre miliardi e trecento milioni (che sollievo eh?).
Il bello è che, dovendo il governo sostenere anche l’altra spesa eccezionale per la ricostruzione degli immobili distrutti dal sisma, ed essendo questa modificabile (una casa la ricostruisco, l’altra no), osservatori non di parte si dicono preoccupati perché il Ministro potrebbe proprio tagliare quest’ultima voce per poter affrontare serenamente quella per l’accoglienza dei clandestini.
Per ultimo, ma non per importanza, abbiamo Papa Francesco, che si è detto sconvolto dal fatto che la nostra società destini quattrini al salvataggio degli istituti di credito anziché all’accoglienza dei clandestini africani e mediorientali.
Premesso che i fratelli migranti vengono da questa parte del Mediterraneo perché qua (pare) si vive benino, e ciò è dovuto anche a una lunga storia di banche, di risparmi e di investimenti; premesso anche che il Sommo Pontefice ha ben poco da dire essendo il “capo” di un Vaticano che di ricchezza e banche se ne intende parecchio; ecco, premesso tutto questo, ci piacarebbe che Papa Francesco facesse un breve meeting con Padoan per essere aggiornato sulle previsioni di spesa per l’accoglienza dei clandestini per l’anno a venire.
Se non sanno dove scambiare queste quattro chiacchiere, noi gli consigliamo Piazza della Resistenza a Pistoia.
Così entrambi capirebbero che questo modello di accoglienza, così caro a loro, è proprio sbagliato.
[Lorenzo Zuppini]
Uno Stato serio e con istituzioni funzionanti (tutte, nessuna esclusa), un problema come quello di Piazza d’Armi lo risolve in tre balletti. Anzi, di più! Chiunque infastidisca, disturbi, delinqua, saprebbe già da sé che non lo può più fare. Di converso, l’accoglienza, quella vera, quella rivolta a chi ha veramente bisogno, potrebbe continuare tranquillamente senza dare adito a stupide polemiche di sorta.
Piero Giovannelli.
P.S: suggerisco a Lorenzo Zuppini, evidentemente molto attento a queste cose, di sottolineare come si deve il fatto che a Pistoia si spacci a piacimento in un sacco di zone e, al di là delle indiscutibili responsabilità penali sia degli spacciatori che dei loro fornitori, la repressione del fenomeno sia praticamente uguale a zero.