SENZA STIPENDIO I 10 LAVORATORI DELLA PAM DI MONTALE

Un altro colpo all’occupazione
Un altro colpo all’occupazione

PISTOIA-MONTALE. A quasi due mesi dall’incendio che ha provocato l’inagibilità e la chiusura temporanea del punto vendita di Montale, l’azienda Pam decide di lasciare i propri dipendenti senza stipendio per almeno 2 settimane.

Dal 24 luglio scorso, giorno dell’incendio del punto vendita, i lavoratori sono stati messi in ferie forzate dall’azienda tramite comunicazione a mezzo raccomandata.

Nel frattempo la Filcams Cgil si è attivata per trovare una soluzione, contattando in tutti i modi l’azienda; Pam ha di fatto escluso a priori la possibilità di un accordo sindacale che comportasse anche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali o il recupero delle ore perse, ventilando l’ipotesi di usufruire di un articolo previsto nel Contratto Collettivo Nazionale del Commercio che prevede la possibilità di sospendere la retribuzione dei lavoratori, lasciandoli cosi senza stipendio.

Dopo una trattativa serrata, a metà Agosto sembrava essersi delineato un accordo verbale tra Pam e Filcams Cgil che prevedeva l’utilizzo di una banca ore dal mese di settembre; alla riapertura del negozio, prevista intorno a metà Settembre, i lavoratori avrebbero recuperato le ore di Settembre non lavorate, anche a fronte del fabbisogno dell’azienda in vista della riapertura del punto vendita.

Alla fine della settimana scorsa l’azienda aveva ribadito questa disponibilità, fino alla doccia fredda di lunedì.

Pam ha inviato una lettera datata 9 settembre dove dichiara ai dieci lavoratori che da tale data rimarranno senza retribuzione per almeno 2 settimane, quando pochi giorni prima l’azienda aveva dichiarato il rientro al lavoro nell’arco di una settimana.

In un momento come questo di difficoltà economica, seppure di fronte ad un evento imprevisto, Pam sceglie di lasciare i lavoratori senza stipendio, mentre utilizzando strumenti contrattuali poteva essere loro garantito il salario, e all’azienda una flessibilità senza costi aggiuntivi.

Crediamo che un’azienda come Pam abbia l’obbligo del rispetto della funzione sociale che l’impresa deve avere, nei confronti dei lavoratori e del territorio in cui opera, e che comportamenti contrari siano, da parte di tutti ,da condannare.

A seguito del disagio sociale dei lavoratori e delle lavoratrici ricorreremo al coinvolgimento delle istituzioni locali per far fronte al danno sociale che si è creato da questa amara situazione.

Filcams Cgil Pistoia

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