SENZATETTO E STAZIONE: UNA “CITTÀ DI TUTTI” SOLO A PAROLE?

Stazione di Pistoia: un accordo in alto mare?
Stazione di Pistoia: un accordo in alto mare?

PISTOIA. Un nostro lettore scrive al Sindaco Bertinelli:

Caro Sindaco Bertinelli,
che fine ha fatto l’help center alla stazione di Pistoia? La gestione stazioni di Fs a Pistoia è diversa da Viareggio? Ricordiamo la fatica fatta per un minimo riconoscimento da parte della benemerita Raggi di speranza in stazione; e il rifiuto quasi scandalizzato dell’agenzia locatrice che non accettava nemmeno la garanzia di Tesi Group.

Il Comune può e deve imporsi sulla base dell’accordo regionale citato nell’articolo riportato qui sotto, che evidentemente a Ferrovie, come tante altre cose, a Pistoia non piace. L’Assessore Nuti parlava del problema sulla Nazione del 19 gennaio 2013: sono passati due anni e i raggi di speranza si stanno spegnendo tutti.

Meglio tenere le stanze vuote in attesa di affitti lucrosi (che probabilmente non verranno mai!) e continuare a far dormire le persone allo scalo merci in abbandono?

Cittadino sconcertato

Il 4 febbraio 2015 alle 14:54 Federico Taverniti di “Toscana Notizie” scriveva:

 

HELP CENTER STAZIONE VIAREGGIO

SACCARDI: «SPAZIO DI ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE»

FIRENZE. Aprirà presto anche nella stazione di Viareggio un Help Center o centro d’ascolto per offrire alle persone disagiate che frequentano le stazioni ferroviarie un servizio di primo orientamento verso i servizi sociali. L’apertura fa seguito all’accordo di collaborazione siglato tra Regione e Ferrovie dello Stato nel 2013 per sviluppare ‘comuni azioni di sostegno sociale’ in alcune stazioni toscane tra cui Firenze (Santa Maria Novella, Campo di Marte, Rifredi), Pisa, Prato, Livorno, Pistoia e, appunto, Viareggio. Accordo per il quale la Regione ha messo a disposizione 500 mila euro.

Soddisfazione espressa da parte della vicepresidente Stefania Saccardi. “Cominciano – ha detto – a prendere corpo in Toscana i primi Help Center nelle stazioni, spazi di accoglienza e di inclusione per persone senza dimora e, in generale, per tutte quelle situazioni di povertà estrema e di disagio conclamato presenti nelle stazioni. Viareggio sarà il secondo progetto di questo tipo in Toscana, dopo quello attivato nella stazione di Santa Maria Novella a Firenze che ho seguito quando lavoravo nell’amministrazione comunale fiorentina. Il progetto complessivo – ha concluso Saccardi – si inserisce all’interno delle politiche di solidarietà sociale che la Regione sta potenziando per cercare di ridurre emarginazione e disagio delle fasce più fragili della popolazione. Mi auguro che a questa nuova apertura a Viareggio possano, a breve, seguirne altre”.

Stamattina a Viareggio, Comune di Viareggio e Rete Ferroviaria Italiana, hanno firmato l’accordo che prevede la concessione in comodato d’uso gratuito di due locali della stazione da destinare a questo servizio. L’Help Center, che sfrutterà i locali al piano terreno, funzionerà come centro d’ascolto e di primo orientamento verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate), i quali avvieranno successivamente percorsi di assistenza personalizzati, mirati al recupero e al reinserimento sociale, in alternativa alla permanenza in stazione. I locali al primo piano ospiteranno una casa di prima accoglienza, in particolare per donne in stato di difficoltà anche con minori.

L’accordo di collaborazione firmato tra Regione e Ferrovie dello Stato nel 2013 prevede che quest’ultime mettano a disposizione, nelle stazioni toscane, spazi non più funzionali alle attività ferroviarie e non valorizzabili commercialmente da destinare ad attività sociali o socio ambientali. Gli Help Center e i Centri di accoglienza che saranno attivati saranno inseriti nel network gestito dall’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni (Onds). I locali vengono concessi da Ferrovie con contratti di comodato d’uso gratuito e la Regione provvede a coordinare il progetto a livello territoriale e a finanziare lo start up dei progetti, attivati e sostenuti dalle singole amministrazioni comunali. Per l’avvio dei progetti le risorse ammontano a 420 mila euro, i restanti 80 mila servono, in base ad un altro accordo siglato con Anci Toscana, per la realizzazione delle azioni trasversali e di sistema del progetto (formazione degli operatori, banche dati ecc.).

Per rinfrescare la memoria:

Print Friendly, PDF & Email