SERRAVALLE. Come è stato reso noto, il Sindaco di Serravalle Pistoiese ha emanato un’ordinanza che dal 10 febbraio fino al 31 marzo 2016 vieta l’accensione di fuochi all’aperto e l’abbruciamento di sfalci, potature, residui vegetali o altro, nelle aree del territorio comunale poste a quota inferiore a 200 metri s.l.m.
Si legge che “il provvedimento si è reso necessario dopo il 15° sforamento annuo del valore limite giornaliero del Pm10 registrato dall’Arpat presso la centralina di monitoraggio collocata a Montale, rappresentativa per l’area di superamento denominata Piana Prato-Pistoia in cui è stato inserito anche il Comune di Serravalle Pistoiese, con la Delibera della Giunta Regionale n. 1182 del 9 dicembre 2015”.
Nell’ordinanza si invitano i cittadini a comportamenti virtuosi: a non utilizzare legna in caminetti aperti, a meno che questi non siano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione; a contenere i consumi energetici, evitando inutili sprechi, nella gestione degli impianti di riscaldamento; a utilizzare il più possibile i mezzi pubblici o mezzi di trasporto non inquinanti negli spostamenti; a rispettare le disposizioni presenti nel Codice della Strada, nonché nel Regolamento Comunale di Igiene, relative alla necessità di spegnimento dei motori dei veicoli in sosta.
Ora ci domandiamo: la preoccupazione manifestata nei confronti dell’inquinamento atmosferico è mai stata dimostrata con altrettanta sollecitudine verso il pericolo costante di inquinamento ambientale, costituito dalla presenza della discarica del Cassero nel territorio comunale?
Come mai il Sindaco e la Giunta comunale non si sono fatti sentire in occasione della richiesta alla Regione Toscana, da parte del gestore, dell’innalzamento dei parametri doc e toc per l’ammissibilità in discarica di rifiuti pericolosi, pur sapendo che una Sentenza del Tar Toscana in data 27/07/2012 respingeva nel merito il ricorso promosso da PistoiAmbiente avverso la Provincia di Pistoia, che aveva negato l’autorizzazione?
Si tratta forse di una situazione giudicata poco allarmante? Come sempre si prendono decisioni minimali per tamponare emergenze e criticità contingenti, adeguandosi al comportamento di altri comuni, ma ipocritamente si omette di intervenire per controllare e contenere il rischio di inquinamento, non solo atmosferico, presente in modo stabile sul territorio, trascurando il dovere di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.
Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An