serravalle. “ASSEMBLEA PUBBLICA A CASALGUIDI: LE FIGURACCE DELLA GIUNTA”

Elena Bardelli (Serravalle Civica-Movimento Indipendenza); ”Adesso che partecipiamo alle assemblee ci vorrebbero mettere il bavaglio perché non sanno come rispondere, ribattere e argomentare davanti alla cittadinanza”

Elena Bardelli

SERRAVALLE. L’assemblea pubblica indetta ieri sera dalla giunta comunale a Casalguidi ha palesato, togliendo ogni dubbio, l’autoritarimo e la presunzione — uniti purtroppo a ignoranza e incompetenza — dei nostri amministratori.
Sono intervenuta personalmente sulla questione del PEBA, illustrato all’inizio della riunione ai cittadini. Con indecente sfacciataggine l’assessore Ilaria Gargini ha continuato a sostenere davanti ai presenti che l’amministrazione comunale non è mai stata inadempiente poiché (secondo lei) il Censimento delle Barriere Architettoniche (risalente al 2007) avrebbe sostituito per un certo periodo il PEBA.

Non solo: quando ho richiamato la normativa regionale del 1991 per sottolineare in fase di progettazione l’importanza del coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni che tutelano sul territorio i diritti delle persone disabili e per chiedere se la giunta avesse tenuto conto di ciò prima dell’approvazione definitiva del documento, mi è stato risposto che quelle leggi sono vecchie e ormai superate, e che le nuove leggi permettono invece di recepire le osservazioni dei cittadini dopo l’approvazione.

La ciliegina sulla torta è stato l’intervento a sorpresa di un tecnico del comune presente, che ha preso la parola peraltro senza autorizzazione, sostituendosi agli amministratori stessi. Voleva dare una risposta intelligente aiutando la gjunta in difficoltà, ma non ha fatto che peggiorare la situazione. Ha affermato che la legge citata dalla sottoscritta avrebbe previsto la possibilità di confrontarsi con i privati e le associazioni, non l’obbligo; per cui l’amministrazione comunale, non confrontandosi con nessuno, avrebbe agito correttamente.

Con questo intervento il sindaco mi ha tolto in maniera brusca e molto maleducata la parola, senza accorgersi che, avallando le parole del tecnico, ha ammesso di avere deliberatamente escluso i cittadini disabili dalla elaborazione del piano, nonostante le belle parole spese per mostrarsi disponibile al dialogo con tutti.

Se mi avessero lasciato parlare forse avrebbero appreso che tutte le leggi regionali ad oggi emanate in questo ambito sono state recepite e attuate da un PEBA-modello che ANCI Toscana ha adottato e proposto all’interno di un percorso di formazione e partecipazione per i comuni della Regione Toscana, che si è svolto l’anno scorso (dove gli amministratori di Serravalle sono stati evidentemente molto disattenti o hanno capito ben poco).

Peba, piano eliminazione barriere architettoniche

All’interno della prima fase, il PEBA-modello, realizzato dal comune di Prato, contempla il confronto con gli stackeolder (portatori di interesse) e nella seconda fase la condivisione, con questi ultimi, delle soluzioni individuate.
Ma i nostri assessori, dall’alto della loro supponenza, credono di sapere tutto e, proprio in virtù di questo, non prestano ascolto a nessuno, rifiutando a prescindere critiche e proposte alternative, e stabilendo loro ciò che è giusto o non giusto fare. Facendo riferimento alla legge regionale 47/1991, ho domandato a quanto ammonti più o meno la somma equivalente al 10% degli oneri di urbanizzazione dell’anno passato da destinare all’abbattimento delle barriere architettoniche. Nessuno ha saputo rispondere.
Per quanto riguarda le altre tematiche del territorio comunale, non sono state citate -nemmeno per sbaglio- né la questione discarica, che in un futuro prossimo o remoto accoglierà anche i rifiuti urbani, né l’inquinamento delle acque. Per gli assessori questi problemi non esistono oppure hanno deciso a priori che non debbano esistere.
Ad un cittadino, nonché esponente politico del nostro gruppo, è stato letteralmente impedito di parlare, con la scusa che la questione proposta (l’allargamento di alcune zone, che ha procurato negli ultimi anni danni per oltre 50mila euro al suo laboratorio) riguardava la frazione di Cantagrillo, per la quale verrà convocata assemblea pubblica apposita. Peccato che proprio prima di questo tentativo di intervento, avesse preso la parola proprio un cittadino di Cantagrillo!
All’inizio, poiché non ci erano concessi spazi pubblici per esprimere la nostra opinione, per screditarci i ci hanno definito “leoni da testiera”, bravi a scrivere ma timorosi e incapaci di rivolgerci “dal vivo” all’amministrazione. Adesso che partecipiamo alle assemblee ci vorrebbero mettere il bavaglio perché non sanno come rispondere, ribattere e argomentare davanti alla cittadinanza.
Hanno fatto proprio una bella figura! Attendiamo le prossime assemblee!

Elena Bardelli
Serravalle Civica-Indipendenza 

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