serravalle. BARDELLI (FDI-AN): «SPESE? SOLO PER CONVENIENZA POLITICA E NON PER RIGORE DI RISPARMIO!»

«Gettano i soldi dalla finestra»
«Gettano i soldi dalla finestra»

SERRAVALLE. Nell’ultima seduta consiliare è stata portata in discussione e approvata a maggioranza l’adesione del Comune di Serravalle Pistoiese alla Provincia di Pistoia come Stazione Unica Appaltante.

Il 16 dicembre 2014, in seguito alla nuova normativa in materia di appalti – che per l’effettuazione delle gare imponeva ai comuni non capoluogo di provincia di aggregarsi con altri comuni oppure di aderire direttamente a un centro di committenza – il consiglio comunale approvava la proposta di associazione consortile con il Comune di Monsummano Terme.

In quella sede la sottoscritta espresse voto contrario, proponendo l’adesione alla Provincia di Pistoia come centro unico di committenza, considerati i costi ridotti che questa soluzione avrebbe potuto offrire.

Daniele Fedi, Assessore alle finanze e al bilancio
Daniele Fedi, Assessore alle finanze e al bilancio

La proposta venne rigettata: il sindaco disse che non si sapeva ancora se la Provincia si sarebbe costituita Stazione Unica Appaltante e che, vista la fase di riorganizzazione interna dovuta alla riforma del Governo Renzi, non offriva garanzie sufficienti per una decisione in tal senso, aggiungendo che l’amministrazione avrebbe potuto ritornare sulle sue posizioni in seguito, se l’Ente avesse raggiunto condizioni di maggiore stabilità.

Un mese dopo però la Provincia di Pistoia istituì la Sua e, ciononostante, nel maggio 2015 il Comune di Serravalle aderì anche alla centrale di committenza Cev, con la motivazione che la deliberazione era un passaggio obbligato per la piena partecipazione al consorzio con Monsummano Terme, che per le gare ricorreva già a questo organismo.

La nostra proposta – respinta al tempo in cui aveva un senso – viene riconsiderata solo adesso, quando davvero la Provincia di Pistoia, per le disastrate condizioni economiche in cui l’ha ridotta la succitata riforma, non può garantire nessuna sicurezza: come ha palesemente dichiarato il Presidente Vanni sugli organi di stampa, infatti, poiché per la mancanza di fondi non riesce ad approntare il bilancio di previsione, l’ente sta rischiando il dissesto finanziario.

Qualunque sia il motivo di questa scelta, una cosa è certa: rigettando la proposta della sottoscritta al momento opportuno, l’amministrazione non ha senz’altro agito nell’ottica del risparmio e dell’economicità.

Simona Querci. Ha i soldi di Zio Paperone...?
Ma l’Assessore Querci ha i soldi di Zio Paperone…?

Mentre i costi dell’adesione alla Provincia, secondo convenzione, sono davvero minimi, pari cioè alla percentuale dello 0,20% per le gare fino a 500mila euro e dello 0,10% per le gare superiori a questo importo, la formazione dell’associazione consortile con il Comune di Monsummano ha comportato per il 2015 la spesa di 4mila euro (quella del 2016 non è stata resa nota) e l’adesione al Cev la spesa annuale di 2234 euro.

È inutile quindi lamentarsi in sede di bilancio per la mancanza di risorse e instaurare di conseguenza un regime scriteriato di razionalizzazione delle spese – visto che le uscite per gli eventi culturali ne rimangono esenti – se poi sono gli amministratori stessi che mostrano incapacità gestionale, agendo non secondo la logica del risparmio per il bene della collettività, ma solo secondo la convenienza e l’opportunità politiche del momento.

Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An

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4 thoughts on “serravalle. BARDELLI (FDI-AN): «SPESE? SOLO PER CONVENIENZA POLITICA E NON PER RIGORE DI RISPARMIO!»

  1. Mi sembra che sia una cosa che riguarda molte amministrazioni comunali quella di pensare solo a sponsorizzare divertimenti vari e sempre con la solita scusa che non ci sono fondi per le cose necessarie..tanto e paga pantalone

  2. E i soldi sperperati sono quelli dei cittadini, cari amministratori! Facile fare ciò che vi pare con i soldi degli altri!

  3. Dovreste rendere conto centesimo per centesimo di come spendete i soldi a favore dei cittadini, che sono anche contribuenti. Altroché!
    Ma la faccenda dei campi da tennis come si è conclusa?

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