Il gruppo promotore della petizione ha depositato oggi la petizione all’Ufficio Protocollo dell’Asl Toscana Centro di Pistoia
SERRAVALLE. Oggi, nel primo pomeriggio, alcuni rappresentanti del gruppo promotore della petizione popolare contro la chiusura del distretto sociosanitario di Masotti, hanno depositato il testo sottoscritto da 600 cittadini presso l’ufficio Protocollo dell’Azienda Usl Toscana Centro di Pistoia in via Pertini.
Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto: l’elevato numero di firme sta a significare che i cittadini non si accontentano affatto delle soluzioni-tampone prospettate temporaneamente da amministrazione comunale ed Asl. In sette anni la giunta Lunardi non ha fatto niente per cercare di evitare il declino del distretto; solo dopo le forti proteste popolari si è mossa, vantando soluzioni che in realtà sono solo posticce, come la presenza di un unico nuovo medico con contratto annuale.
Da sottolineare che gli assessori hanno sottoscritto la petizione di malavoglia, costretti dal precipitare degli eventi, dopo averla aspramente criticata sui social come opera fallimentare. Il Pd locale l’ha addirittura osteggiata, considerandola iniziativa di un partito politico ben preciso – nonostante quest’ultimo abbia pubblicamente negato- e invitando la cittadinanza a non firmare.
I partiti di centrodestra non hanno proferito parola. Solo Indipendenza ha apprezzato questo movimento dal basso, condividendone gli intenti. La politica di sistema e le istituzioni quindi hanno pressoché abbandonato i cittadini a sé stessi.
Noi lotteremo invece fino in fondo per ottenere non soltanto il ripristino dell’assistenza di base con la presenza di due medici di famiglia e il pediatra, ma anche l’ampliamento e il potenziamento del distretto con l’attivazione del servizio infermieristico e dell’assistenza sociale; la predisposizione di un punto prelievi e vaccinazioni; l’organizzazione di una segreteria; la presenza, a seconda delle necessità prevalenti, di medici specialistici.
Il sindaco, poi, quale responsabile ultimo della salute pubblica, faccia la sua parte: renda più agevole il lavoro dei medici predisponendo locali sempre più accoglienti, sicuri e privi di barriere architettoniche per facilitare l’accesso alle persone con difficoltà di deambulazione. Se l’attuale struttura non fosse abbastanza capiente per garantire il buon funzionamento di tutti i servizi, l’amministrazione comunale concordi con Asl il trasferimento degli stessi in locali più ampi e confortevoli.
Il distretto di Masotti deve tornare a funzionare come prima e meglio di prima: il sindaco ha il dovere di tutelare il diritto alla salute dei circa 2800 cittadini che abitano nelle frazioni di Masotti, Serravalle Capoluogo, Castellina e Ponte di Serravalle. Non esiste solo Casalguidi e Cantagrillo!
Attendiamo un sollecito e gentile riscontro dall ing. Valerio Mari, direttore generale dell’Azienda USL Toscana Centro, a cui la petizione è indirizzata.
Il gruppo promotore della petizione
Franco De Marco
Raffaele Landi
Patrizia Poli
Sergio Nenciarini
Angelo Dolfi
Priscilla Begliomini
Osvaldo Beatrice
Elena Bardelli