SERRAVALLE. Mentre i cittadini di Serravalle sono in allarme e scrivono su Facebook criticando la Giunta Mungai, riceviamo e pubblichiamo:
I cittadini di Serravalle, preoccupati per il raddoppio della linea ferroviaria e soprattutto per la realizzazione della nuova galleria, continuano a chiedere informazioni e spiegazioni presso gli uffici comunali, ma il Sindaco e la Giunta fanno orecchie da mercante.
Si temono comprensibilmente i rischi, i pericoli e i disagi connessi con l’effettuazione dei lavori, su cui l’amministrazione non ha fornito nessun ragguaglio. Sembra però che per l’Ente si tratti di un progetto ancora suscettibile di interventi e modifiche, di cui poco si conosce.
Nelle stanze del palazzo comunale ci si nasconde dietro frasi costruite, assolutamente prive di significato: nessuno deve temere, il progetto del raddoppio è definitivo ma non esecutivo (e solo qui sanno cosa vuol dire), sono state richieste garanzie a Rfi e non verrà avviato nel nostro territorio nessun lavoro se queste non verranno date, ancora non sono stati fatti i sopralluoghi e i rilievi geologici necessari per iniziare l’opera, senza l’approvazione dei tecnici del Comune non si costruisce niente.
E tutti ci siamo chiesti: se non esiste ancora un piano definito e condiviso dalle amministrazioni, per quale motivo il sindaco Mungai, insieme agli altri sindaci dei comuni interessati dal raddoppio, avrebbe partecipato alla inaugurazione dei cantieri, avvenuta in pompa magna pochi giorni fa alla presenza del Governatore della Regione e dell’amministratore delegato di Rfi?
La cosa non torna. Da un articolo apparso su La Nazione abbiamo appreso che “il progetto ferroviario non può subire alcuna modifica, perché i lavori di realizzazione sono stati appaltati già lo scorso anno”.
Tutto ciò è stato esternato durante l’incontro svoltosi a Roma sulla questione tra il viceministro a infrastrutture e trasporti, Nencini, il sindaco di Pieve a Nievole e i parlamentari del Pd Fanucci e Bini.
Quindi il piano definitivo ed esecutivo esiste eccome e, checché se ne dica negli uffici comunali di Serravalle, non si può più modificare. E il sindaco Mungai cosa fa? A che gioco sta giocando? Davvero non sapeva dell’impossibilità di variazioni o finge solo di essere all’oscuro?
In entrambi i casi ci risulta un atteggiamento gravemente irresponsabile. Almeno il sindaco di Pieve a Nievole, prendendo atto delle osservazioni dei cittadini, si è dato da fare.
Perché lui non accetta di incontrare gli abitanti della zona in assemblea pubblica? Evidentemente o non ha ancora preso consapevolezza dei problemi sollevati oppure preferisce starne lontano e, in pieno ossequio a Rfi e Regione Toscana, continuare a ingannare i consiglieri comunali e la cittadinanza, negando perfino i dati di fatto.
Si perdoni l’ultima domanda: il progetto così come è stato concepito dall’alto verrà attuato e quindi imposto alle amministrazioni comunali, consenzienti o meno che siano, nonostante le difficoltà e i disagi manifestati dalla popolazione?
Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An