SERRAVALLE. Il Partito Democratico di Serravalle Pistoiese apprende con soddisfazione che la Giunta Regionale ha varato il regolamento di attuazione delle Disposizioni Anticipate di Trattamento, (DAT), superando così incertezze e, peggio, ostacoli frapposti da alcuni Comuni tra cui Serravalle.
Le DAT ricordiamo, sono lo strumento attraverso il quale ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, se lo vuole può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche o a singoli trattamenti sanitari.
La nostra Regione è la prima a varare un regolamento di questo genere che dà un contributo decisivo all’applicazione della legge 219/2017, (approvata dal Parlamento il 22 dicembre 2017), che individuava nei Comuni i titolare del Registro DAT, tanto che altri comuni anche a noi vicini, (Quarrata ad esempio), lo avevano prontamente istituito.
Il Pd di Serravalle Pistoiese si è impegnato in questi mesi nella raccolta di firme a sostegno di una petizione volta a sollecitare la Giunta comunale ad attuare quanto previsto dalla legge ed avrebbe proposto al prossimo Consiglio Comunale una mozione in tal senso con allegata, appunto, la petizione.
Ora, grazie alla Regione, il nostro obbiettivo è stato raggiunto, la strada per la completa attuazione della legge è tracciata e per questo il Pd ringrazia l’assessore Saccardi, i consiglieri Regionali pistoiesi che hanno raccolto le nostre sollecitazioni, coloro che hanno proposto la petizione e tutti i cittadini che l’hanno firmata.
Non possiamo invece ringraziare l’Amministrazione comunale che per i 10 mesi trascorsi dall’ approvazione della legge ha negato ai cittadini un diritto.
Con il regolamento regionale, che entrerà in vigore tra qualche settimana, si danno indicazioni sulla raccolta e registrazione dei dati, sulla loro codifica, conservazione e consultazione, stabilendo una serie di regole e ricorrendo a un rigido disciplinare tecnico perché in qualsiasi momento della procedura sia garantito l’assoluto rispetto della privacy.
Titolari del trattamento dei dati sono la Regione Toscana, per quanto attiene alle attività di gestione, archiviazione, conservazione, governo, monitoraggio e controllo delle DAT, e le Asl, la Fondazione Monasterio ed ISPRO (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), per quanto attiene alle attività di raccolta e utilizzo delle DAT; fino a che non verrà realizzata la banca dati nazionale, le DAT potranno essere consultate, nel momento in cui il loro paziente non sia più in grado di autodeterminarsi, dai medici iscritti al servizio sanitario regionale.
[corsini — pd serravalle]