Elena Bardelli (Serravalle Civica) sul comunicato delle donne della Cgil
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SERRAVALLE. Venerdì sera (10 febbraio) presso la sala “Francini” in piazza Vittorio Veneto a Casalguidi si è svolto un incontro, organizzato dalla Parrocchia di Casalguidi con il patrocinio del Comune, con la giornalista e scrittrice Costanza Miriano sul tema della coniugalità e della vita di coppia.
Ieri (11 febbraio) sono intervenute, risentite, le donne della CGIL, dimostrando che il pregiudizio ideologico impedisce sempre di ascoltare e capire, per poi approvare o dissentire.
La Miriano ha preso spunto, per il suo intervento, da alcune sue opere, soprattutto da quella che l’ha resa maggiormente famosa, Sposati e sii sottomessa.
Le donne della CGIL hanno subito gridato allo scandalo a partire dal titolo del libro, evidentemente senza conoscerne il contenuto e senza aver partecipato alla conferenza, contestando anche l’amministrazione per la concessione del patrocinio.
La sottomissione di cui parla Costanza Miriano non indica affatto l’inferiorità della donna rispetto all’uomo o la sua dipendenza dal marito.
Prima di tutto occorre considerare che il contesto è il matrimonio cristiano, luogo di comunione di persone e di donazione reciproca. In questo ambito essere sottomessa nell’amore significa per l’autrice, che attualizza le parole di San Paolo, essere il pilastro e il punto di riferimento della famiglia.
Il ruolo della donna nel matrimonio e nella famiglia non viene svilito né sminuito; al contrario acquista valore quando essa capisce che per donarsi totalmente occorre vincere, mediante la grazia del sacramento del matrimonio, la tendenza negativa a manipolare l’uomo, ossia a volerlo cambiare o correggere a tutti i costi secondo i propri gusti.
Le autrici del comunicato sono inoltre caldamente invitate a leggersi il seguito dell’opera, dedicata all’uomo legato ad una donna: Sposala e muori per lei. Come esistono inclinazioni negative nelle donne, così sono presenti inclinazioni negative anche negli uomini.
La tendenza predominante dell’uomo nel matrimonio è quello di fuggire di fronte ai problemi oppure di ritagliarsi spazi esclusivi per sé, dove poter continuare a vivere indisturbato e refrattario a ciò che gli succede intorno; solo rinunciando a questi atteggiamenti negativi, per la Miriano, è possibile, mediante la grazia sacramentale, la donazione totale nei confronti della moglie.
Donne e uomini sono creature fragili e deboli, bisognose dell’amore di Dio per crescere e cambiare: questo è ciò che sperimentiamo nel cammino di fede cristiano. E questo è anche il messaggio fondamentale che ci arriva da Costanza Miriano: può essere condiviso o meno, ma non ideologicamente travisato o stravolto.
Facciamo notare che il patrocinio del Comune, criticato dalle donne di sinistra, è invece a nostro avviso una delle poche cose buone fatte finora.
Elena Bardelli