serravalle. INDAGINE EPIDEMIOLOGICA, POZZI INQUINATI E DISCARICA

L’area interessata dall’inquinamento della falda acquifera da cloruro di vinile e da 1-2 dicloretilene

SERRAVALLE. Il vicesindaco di Serravalle Pistoiese Federico Gorbi è intervenuto con un post sul suo profilo facebook per chiarire alcuni punti essenziali emersi nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi al teatro Francini sui problemi ambientali e di salute.

Lo ha fatto rimarcando di nuovo – come ribadito anche durante l’incontro promosso dal sindaco Piero Lunardi e dall’assessore Ilaria Gargini, con i rappresentanti di Asl e Arpat che stanno studiando il preoccupante fenomeno dei tumori rari diagnosticati e tutti concentrati nell’area di Casalguidi – la non sussistenza diretta di un collegamento con l’inquinamento della falda acquifera da cloruro di vinile e da 1-2 dicloretilene a Ponte Stella o con la discarica del Cassero.

“Le due cose – ha scritto Gorbi riferendosi alla presenza di alcuni casi di sarcoma sul territorio comunale — non sono da escludere ma bisogna eventualmente dimostrare che siano causa di malattie, altrimenti si rischia di generare una paura diffusa e generalizzata”.

“L’Asl, con l’indagine epidemiologica, mira a capire quali possono essere le cause dei sarcoma della nostra zona, visto che il numero delle persone colpite da questa malattia è superiore alla media.

Federico Gorbi

Nel corso della serata pubblica però non sempre Asl e Arpat sono riusciti ad essere particolarmente chiari, hanno usato troppo spesso un linguaggio tecnico che non è comprensibile a tutti e questo, in una situazione di preoccupazione non aiuta”.

“Spero — ha aggiunto Gorbi — quindi che in futuro vi sia modo di chiarire ancora meglio il tema, anche con la collaborazione dei cittadini che hanno tutto il diritto di fare domande, senza tuttavia eccedere nei modi: chi urla fa confusione e non permette agli altri di capire”.

“Il Comune ha fortemente voluto l’indagine epidemiologica da parte di Asl, ha voluto l’indagine di Arpat sui pozzi inquinati ma ha voluto anche fare di più: ha impegnato dei soldi pubblici per fare delle proprie indagini perché la salute pubblica merita attenzione e non basta affidarsi ad un solo Ente che controlla ma è bene avere più protagonisti che, ognuno per le proprie competenze, possono arrivare alla verità; non è uno dei doveri che spetta al Comune ma riteniamo che la ricerca e l’informazione corretta siano alla base della salute dei cittadini per cui, assemblee come quella svoltasi al teatro Francini, verranno ripetute nel tempo: la partecipazione è alla base!”.

Nella relazione introduttiva fatta dal dottor Francesco Cipriani, direttore dell’Unità funzionale epidemiologica dell’Asl Toscana Centro è stato evidenziato che nel caso di Casalguidi sono stati rilevati dai medici di medicina di base forme tumorali rare e difficili da classificare.

In particolare nell’arco di quattro anni (tra il 2014 e il 2018) il numero dei sarcomi è stato superiore 3-4 volte a quanto atteso. Nello specifico sono stati riscontrati nove casi di cui sette ormai certi e due ancora da acclarare.

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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