SERRAVALLE. In merito alle precisazioni e alla proposta avanza da Leardo Corsini segretario del Pd di Serravalle, il vice sindaco, Federico Gorbi e l’assessore agli impianti sportivi, Benedetta Vettori rispondono nel merito.
“L’amministrazione Mochi aveva immaginato un progettone che comprendeva la realizzazione di una nuova palestra e di un nuovo nido a fianco della zona sportiva Franco Ballerini — afferma il vice sindaco, Federico Gorbi — in dieci anni però né il sindaco Mochi né il sindaco Mungai, entrambi alla guida di maggioranze Pd, avevano portato in fondo l’idea.
Il sindaco Mungai aveva solo deciso di sottoscrivere un mutuo di 420.000 euro per finanziare non la realizzazione, ma solamente la progettazione dei due impianti.
L’amministrazione Lunardi ha deciso di intraprendere un’altra strada essenzialmente per due motivi: il primo è che 420.000 euro, finanziati da un mutuo, per la sola progettazione sono davvero eccessivi, il secondo è perché la zona individuata per la costruzione della palestra e del nuovo nido è zona ad altissimo rischio idraulico, quindi completamente inadatta ad accogliere impianti destinati ai nostri figli.
Trovo inopportuno che Leardo Corsini parli ancora del progettone visto che il suo studio tecnico era uno di quelli che aveva iniziato le procedure per partecipare alla gara di progettazione da 420.000 euro: d’accordo che è il segretario del Pd, ma è altrettanto vero che avrebbe potuto avere un interesse professionale diretto sulla vicenda e il suo insistere sull’argomento potrebbe ingenerare nei cittadini alcuni sospetti che non abbiamo ma che vogliamo non abbia nessuno”.
“Per quanto riguarda lo sport — dice l’assessore, Benedetta Vettori — fa abbastanza sorridere la conclusione di quanto scritto dal Pd di Serravalle, dove si chiede alle società di fare qualche sacrificio e la stessa cosa si chiede ai gestori del campo di calcio e del tennis. Le nostre società di pallavolo, atletica, calcio e basket stanno già facendo sacrifici immensi per non perdere quanto costruito finora, così come stanno facendo i gestori degli impianti comunali rimasti.
Pensare che con due superfici adatte al pallone da calcio o alle palline da tennis si possa ovviare alle problematiche della società di pallavolo e di basket è alquanto singolare. Sarebbe da filmare un giocatrice di pallavolo che, mentre recupera una palla, si getta su una superficie in terra rossa provocandosi ustioni e lacerazioni dovute ad una superficie idonea a tutt’altro sport. Oppure vedere un giocatore di basket palleggiare su un campo da calcio alla ricerca di un canestro piantato sull’erba. L’impianto di calcio e di tennis hanno già ampiamente risolto il problema della scuola con non pochi sacrifici, problema non da poco considerata la mole di ragazzi che riempiono le aule dell’istituto comprensivo Fermi.
Le problematiche legate alle società che sono rimaste orfane del loro impianto non si risolvono certo gravando su altre società che nello sport mettono lo stesso impegno e dedizione. Ma sopratutto non si risolvono mettendo il dito nella piaga di un settore già molto colpito dall’inefficienza, nei confronti del quale il centrosinistra che si vanta tanto del bilancio solido lasciato all’attuale giunta, avrebbe dovuto fare molto, ma molto di più”.
[innocenti —comune di serravalle]