serravalle. INQUINAMENTO DEI POZZI, LE AMMINISTRAZIONI PRECEDENTI SAPEVANO MA HANNO TACIUTO

I pozzi di Ponte Stella

SERRAVALLE. Il Comune di Serravalle sapeva già dal 15 dicembre 2014 della presenza di cloruro di vinile nella falda di Ponte Stella. Lo ha detto il sindaco di Serravalle Pistoiese Piero Lunardi nella riunione con tutti gli organismi interessati svoltasi a Serravalle e promossa per analizzare la situazione dell’inquinamento dei pozzi. 

All’incontro erano presenti la responsabile dell’ufficio ambiente del Comune di Pistoia, i geologi del Comune e della Regione, i rappresentanti di Arpat, di Publiacqua, della Provincia e dell’Asl.

Arpat insieme al Comune sta monitorando la situazione e si stanno effettuando analisi per individuare la quantità e possibilmente l’origine dell’inquinamento.

“I pozzi della zona – rassicura il vicesindaco di Serravalle Pistoiese Federico Gorbi – non sono collegati all’acquedotto già dal 2003 e quindi nella rete idrica non è finita l’acqua inquinata. Ma non di meno c’è da preoccuparsi per la presenza di cloruro di vinile nella falda visto che i pozzi privati vengono usati per annaffiare gli orti e alcuni cittadini li utilizzano anche per gli usi domestici”.

L’incontro a Serravalle Pistoiese

“Stiamo lavorando per individuare la causa e procedere alla bonifica. Certo è che se si fosse cominciato tutto quattro anni fa sarebbe stato meglio. Mi chiedo perché Eugenio Patrizio Mungai (allora era sindaco) e Luca Santucci (era assessore all ambiente) non hanno fatto nulla per tutelare la salute dei cittadini e per cercare di capire da dove proveniva l’inquinamento”.

“Dall’incontro – scrive Elena Bardelli del Circolo di Fratelli d’Italia di Serravalle Pistoiese – purtroppo non sono emersi affatto riscontri positivi: si è parlato di situazione seria per la presenza di tanti vivai nelle vicinanze della zona interessata, che è quella di Ponte Stella; per il fatto che alcuni pozzi non sono stati nemmeno denunciati; ma soprattutto perché esiste la possibilità — paventata da Asl — che l’inquinamento possa essere anche volatile, ossia che possa riguardare l’aria che si respira in zona.

Il fatto veramente sconvolgente, rivelato dal sindaco di Serravalle sui giornali, è che questo inquinamento – anche se in forma più leggera — fosse noto già a partire dal 2010 e che nessuno sia intervenuto.

Le Amministrazioni comunali precedenti quindi erano state informate dagli organi preposti al controllo ma hanno nascosto irresponsabilmente la situazione ai cittadini.

Un pozzo

Ne danno conferma due lettere del 2014 ricevute al riguardo dal Comune di Serravalle: nella prima, pervenuta il 16 dicembre, Arpat segnala il riscontro nel Pozzo Via del Redolone MAT P281 di valori analitici di cloruro di vinile eccedenti il limite di legge, invitando i soggetti in indirizzo a valutare iniziative mirate ad indagare le possibili cause di quanto rilevato; la seconda, inviata da Asl il 18 dicembre, propone di disporre il divieto di destinare le acque emunte” dal pozzo in questione “al consumo umano e di sollecitare il Gestore a far pervenire relazione tecnica dettagliata comprensiva dei controlli interni riferiti al pozzo”.

“Il Comune, appreso da Publiacqua che il pozzo risulta inattivo dal 2003, ritenendo semplicisticamente che il pericolo sia circoscritto all’utilizzo di acqua, — prosegue Elena Bardelli — non si occupa più della questione: a fronte di comunicazioni tanto gravi e urgenti, non solo non informa la popolazione, ma non dispone di effettuare ulteriori indagini per verificare l’eventuale presenza di altri pozzi inquinati nelle aree circostanti e per accertare la causa dell’inquinamento come invece imporrebbero il buon senso, la trasparenza e la preoccupazione per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente”.

“Come esponente locale di Fratelli d’Italia, nonché come cittadina, — conclude —  oltre a porre all’attenzione pubblica una tale inadempienza, desidero sollecitare un intervento chiarificatore da parte degli amministratori che hanno gestito in passato la vicenda, avendo messo a repentaglio per tutti questi anni con la loro incompetenza e imprudenza la salute dei cittadini e la salubrità del territorio”.

[andreaballi@linealibera.it]

Print Friendly, PDF & Email