SERRAVALLE JAZZ, TEMPO DI BILANCI PER LA XVII EDIZIONE

Serravalle Jazz 2018

SERRAVALLE. È calato il sipario sulla XVII edizione di Serravalle Jazz ma è ancora grande la soddisfazione degli organizzatori – Fondazione Caript e Fondazione Promusica in collaborazione con il Comune di Serravalle Pistoiese – che hanno messo a segno un nuovo e importante successo alla Rocca di Castruccio. Successo che riguarda innanzitutto le presenze: fatta eccezione per la prima sera, durante la quale le condizioni meteorologiche sfavorevoli hanno scoraggiato molti – ad assistere ai concerti c’erano comunque almeno quattrocento persone – in ciascuna delle tre serate successive si sono registrati tra i settecento e i mille spettatori.

Ottimi risultati anche per i seminari, con l’Oratorio della Vergine Assunta gremito ogni pomeriggio. Stefano Zenni ha tenuto il pubblico incollato alle sedie per quasi due ore rivelando dettagli della vita di Louis Armstrong sconosciuti anche agli appassionati. Francesco Martinelli, che ha approfondito la figura di Dizzy Gillespie, si è confermato un vero maestro nella divulgazione della storia del jazz. Seguitissimi e molto apprezzati anche l’appuntamento con Giorgio Rossini, dedicato al canto, e quello con Fabrizio Berti in coppia con il direttore artistico di Serravalle Jazz, Maurizio Tuci, in cui la musica nera di campagna faceva da filo conduttore.

Serravalle Jazz 2018

Anche quest’anno la qualità e la varietà musicale hanno rappresentato la bussola che ha guidato la selezione degli artisti presenti.

“Un’edizione incredibile – sottolinea Maurizio Tuci – sotto tanti aspetti. Nella sera di apertura i trombettisti americani Jim Rotondi e Jeremy Pelt si sono esibiti in doppiopetto leggero senza battere ciglio nonostante il vento freddo.

La stessa serata ha visto il ritorno della Barga Jazz Orchestra in tutto il suo splendore. Particolarmente apprezzate le Singin’ the divas, che hanno combinato voci indimenticabili a una presenza scenica incredibile. Grandi risultati anche per le due formazioni pistoiesi: Lorenzo Cioni ha messo insieme un gruppo che ha proposto una musica fresca e leggera, avvicinabile da un pubblico più ampio; la Fabrizio Berti Jug Band ha dimostrato tutto il suo impegno a favore del recupero della musica nera anche a livello storico. Ada Montellanico ci ha regalato un magnifico set dedicato a Luigi Tenco mentre il pianista Dado Moroni ha meritatamente ricevuto il IV Premio Renato Sellani.

Serravalle Jazz 2018

Il festival ha guidato i presenti alla scoperta di questo genere musicale, dal jazz arcaico a quello moderno, quasi sperimentale di Claudia Solal. Come ogni anno, il gruppo Batosti ha fornito un supporto impeccabile per quanto riguarda il suono. In poche parole, è andato tutto come speravamo”.

“Sia come Fondazione Caript che come Fondazione Promusica – commenta Luca Iozzelli, presidente di entrambe le istituzioni – siamo felici di poter offrire ogni fine estate questo appuntamento che è sempre così bello e partecipato. Un modo per avvicinare tutti, tutti coloro che lo vogliono, che lo desiderano, alla musica di qualità, che poi è la finalità essenziale della nostra attività in ambito musicale”.

“Sia io che tutta l’Amministrazione – dichiara il sindaco di Serravalle Pistoiese, Piero Lunardi – siamo particolarmente soddisfatti dell’esito di un evento che, ogni anno, regala momenti unici a tutti gli appassionati di musica. Nonostante il primo giorno il tempo non ci abbia assistito, la manifestazione è stata un grande successo che speriamo possa ripetersi anche per il prossimo anno. Voglio ringraziare la Fondazione Caript, in particolare il presidente Luca Iozzelli, e la Misericordia di Serravalle per l’organizzazione di questa eccezionale manifestazione”.

Serravalle Jazz dà appuntamento al suo pubblico e a tutti gli appassionati del genere alla Rocca di Castruccio nell’agosto del 2019 ma, visto il successo di Serravalle Jazz in tour sulla Montagna Pistoiese, la manifestazione potrebbe riservare presto interessanti sorprese.

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