SERRAVALLE. [a.b.] I medici di medicina generale del distretto socio sanitario di Casalguidi hanno redatto una lettera pubblica ribadendo l’importanza delle norme per la prevenzione del contagio e unendosi agli amministratori locali che da qualche giorno (anche attraverso altoparlanti e manifesti) stanno rimarcando ai cittadini (giovani e non) la necessità di “stare a casa” uscendo soltanto per le effettive necessità.
“Sono coloro a cui abbiamo dato fiducia – ha detto il vicesindaco di Serravalle Federico Gorbi. Crediamo a loro anche questa volta!”.
[…] Ad oggi 5 medici di famiglia su 6 presenti al distretto hanno avuto un caso o più di infezione da coronavirus con necessità di ospedalizzazione; questo ad indicare che il virus ha una diffusione anche nel nostro paese.
A fronte di tali casi diagnosticati con tampone riscontriamo anche la presenza di numerosi casi febbrili che non sviluppano complicanze respiratorie, pazienti che vengono definiti paucisintomatici; in tali casi seguiamo protocolli ben definiti al fine di limitare la necessità di ospedalizzazione.
In questa situazione al fine di tutelare la salute sia dei pazienti che degli operatori abbiamo modificato le regole di accesso al distretto e la gestione degli ambulatori con necessità di contatto telefonico con il medico per l’eventuale appuntamento.
Oltre l’emergenza coronavirus sappiamo che ci sono numerosi pazienti con patologie croniche a cui in questo momento dobbiamo garantire più attenzione anche evitando esposizioni a rischio.
È necessaria la collaborazione di tutti per poter continuare a svolgere adeguatamente il nostro lavoro.
Se la popolazione rimarrà in casa ci permetterà di ridurre i pazienti da gestire con sospetta infezione e di poter tornare prima possibile a svolgere il nostro servizio con le modalità consuete.
Ci siamo resi conto che in relazione all’emergenza ci sia troppa gente in giro, condizione che favorisce la diffusione del contagio.
Proponiamo quindi la chiusura del cimitero e dei giardini pubblici al fine di ridurre al massimo ogni rischio.
È necessario l’aiuto di tutti oggi per poter vedere qualche risultato nelle prossime settimane altrimenti veramente il carico di lavoro rischia di danneggiare i pazienti con patologie croniche.
Aiutateci ad aiutarvi!!