SERRAVALLE. Nel mese di luglio alcuni esponenti del Pd serravallino avevano iniziato una raccolta firme contro il Comune in quanto a loro dire l’amministrazione avrebbe violato i diritti dei cittadini non avendo istituito il registro delle Dat (disposizioni anticipate di trattamento), secondo le disposizioni della legge 219/2017.
In quell’occasione Fratelli d’Italia era intervenuto facendo notare che la Circolare ministeriale 1/2018 dell’8/02/2018, contenente alcune prime istruzioni operative per l’attuazione della legge, precisava che quest’ultima “non disciplina l’istituzione di un nuovo registro dello stato civile rispetto a quelli contemplati”, e che anche una successiva nota dell’Anci confermava la non sussistenza dell’obbligatorietà da parte dei comuni di istituirne uno apposito, non essendo peraltro ancora definita la modalità di trasmissione dei dati alle strutture sanitarie.
Nonostante fosse chiaro che per l’assenza dell’obbligo non si può parlare di negazione di diritti, il Pd ha continuato la raccolta, salvo poi dichiarare pochi giorni fa di non aver presentato le firme all’amministrazione comunale in quanto queste sarebbero rese inutili dalle disposizioni contenute nel Regolamento attuativo delle Dat, approvato dalla Giunta Regionale il 1 ottobre scorso.
Che i propositori della petizione però siano in malafede e facciano intenzionalmente cattiva informazione si evince dal fatto che il Regolamento appena varato non contempla affatto l’obbligo dell’istituzione del registro delle Dat da parte dei Comuni, come essi chiedevano interpretando male la normativa, bensì “disciplina ai sensi dell’art. 4, c. 7 della legge 219/2017 la raccolta di copia delle dichiarazioni anticipate di trattamento”, stabilendo che “titolari del trattamento dei dati sono la Regione Toscana, per quanto attiene alle attività di gestione, archiviazione, conservazione, governo, monitoraggio e controllo delle Dat, e le aziende sanitarie, la Fondazione Monasterio ed Ispro, per quanto attiene alle attività di facoltà e utilizzo delle stesse”.
Non vengono normati nel regolamento compiti particolari spettanti ai comuni, rimanendo evidentemente valide finora le indicazioni della circolare ministeriale citata.
Il vero motivo per cui il Pd non ha depositato le firme non può che risultare pertanto quello di evitare una clamorosa brutta figura.
Si può ipotizzare anche che tutto sia un pretesto per non dover ammettere che le firme erano poche o inesistenti.
Nessun obiettivo raggiunto; solo chiacchiere e tempo perso.
Fratelli d’Italia Serravalle Pistoiese