SERRAVALLE. Alcuni mesi fa le associazioni e i comitati toscani per la tutela dell’ambiente hanno sollecitato l’approvazione da parte dei consigli comunali di una mozione per chiedere l’emanazione di una legge nazionale urgente al fine di regolamentare l’uso dei Pfas. Da recenti studi la Toscana risulta, insieme a Lazio ed Emilia Romagna, tra le regioni più inquinate da queste distanze inquinanti.
Diversi dossier redatti da Arpat negli ultimi anni attestano la presenza di tracce delle cosiddette «molecole eterne» in molluschi, crostacei, tartarughe e pesci, tra cui stenelle e delfini. Le concentrazioni più elevate sono state rilevate nel Rio Malucco, nel Fosso Calicino, nel fiume Ombrone e nel Rio Frizzone a Porcari a valle del depuratore Aquapur.
Nel fiume Ombrone la concentrazione a valle del distretto tessile è risultata circa 20 volte superiore. In attesa di una legge nazionale che limiti o, meglio, vieti la presenza di Pfas nelle acque potabili (solo dal gennaio 2026 entrerà in vigore la direttiva comunitaria 2184/2020 che limita la presenza dei Pfas), la mozione impegna i sindaci e le giunte comunali a richiedere al proprio gestore del servizio idrico e alla propria azienda Usl di riferimento la quantificazione della somma di Pfas nell’acqua destinata al consumo umano nel comune di competenza; l’analisi dell’acqua potabile, o dell’acqua in bottiglia, erogata nelle scuole pubbliche presenti sul territorio comunale.
Li impegna altresì a rendere pubbliche integralmente le risultanze provenienti dal gestore del servizio idrico e dalla azienda Usl di riferimento e, eventualmente da indagini effettuate in autonomia dal Comune stesso, circa la quantificazione della presenza delle singole sostanze Pfas, al fine di aumentare la consapevolezza della popolazione circa la qualità dell’acqua consumata; a richiedere alla Regione Toscana di varare un piano di monitoraggio capillare su tutto il territorio regionale al fine di accertare il reale stato di contaminazione delle acque destinate al consumo umano.
Ad Agliana la mozione è stata presentata e approvata, con la deplorevole astensione del gruppo Pd, che dovrà rendere conto alla popolazione di questa scelta.
A Serravalle Pistoiese, di questo testo, non se ne parla proprio. E tutto ciò è ancora più scandaloso se si pensa che nel comune è già presente la contaminazione da tetracloroetilene di alcune falde acquifere, a Ponte Stella e a Masotti, e che un potenziale rischio di inquinamento è costituito dalla presenza di una discarica presso Fosso del Cassero, al cui prolungamento della attività sul territorio nessuno degli amministratori si è credibilmente opposto.
I nostri consiglieri comunali e il sindaco Lunardi come intendono comportarsi? Hanno intenzione di presentare e approvare la mozione? Quale posto occupa il bene della salute nella loro scala valoriale e nella loro azione politico-amministrativa?
Lo spieghino chiaramente ai cittadini.
Serravalle Civica-Movimento Indipendenza