Intanto nei giorni scorsi si è svolta l’assemblea pubblica indetta dall’amministrazione comunale, con la partecipazione di rappresentanti di ASL e della Regione Toscana
SERRAVALLE. È iniziata da lunedì 15 luglio la petizione popolare contro la chiusura del Distretto Sanitario di Masotti, lanciata da otto cittadini (Elena Bardelli, Raffaele Landi, Sergio Nenciarini, Patrizia Poli, Osvaldo Beatrice, Priscilla Begliomini, Franco De Marco e Angelo Dolfi) e già sono sono state raccolte 330 firme.
Nei giorni scorsi si è svolta l’assemblea pubblica indetta dall’amministrazione comunale, con la partecipazione di rappresentanti di ASL e della Regione Toscana. Ma la riunione non ha portato a niente di fatto: ASL si ostina a dire che il distretto di Masotti non chiuderà, ma da settembre gli ambulatori non saranno funzionanti, in quanto i medici finora presenti hanno raggiunto il pensionamento (il medico pediatra) oppure hanno chiesto e ottenuto il trasferimento altrove (i due medici di base).
Sono state spese tante parole, ma la realtà purtroppo è questa: da settembre gli abitanti delle frazioni di Masotti, Castellina, Serravalle Paese e Ponte di Serravalle per le cure medico-sanitarie dovranno spostarsi a Casalguidi, raggiungibile in 30-40 minuti per chi è munito di auto oppure in un ora/ un’ora e mezza per chi è costretto ad utilizzare i mezzi pubblici, cambiando due autobus.
Purtroppo l’assemblea dell’altra sera ha messo chiaramente in luce che né ASL né l’Amministrazione Comunale si sono mossi in tempo utile per scongiurare questo pericolo. Il sindaco ha rinunciato evidentemente a far valere la propria autorità in fatto di tutela della salute sul territorio di propria competenza. Gli amministratori comunali poi non hanno fatto niente per agevolare e rendere più confortevole il lavoro dei medici presso gli ambulatori.
La petizione rimane alla cittadinanza l’unico strumento a disposizione per far sentire la propria voce, affinché ASL ripristini velocemente l’assistenza di base presso il distretto, rispettando il diritto alla salute riconosciuto e garantito dalla nostra costituzione.
Rinnoviamo pertanto l’invito a tutti, compresi gli amministratori, a sottoscrivere la petizione popolare.
I cittadini promotori