SERRAVALLE. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del circolo di Rifondazione Comunista:
Martedì18 luglio 2017, con delibera di giunta n.104, la nuova amministrazione di Serravalle Pistoiese ha deliberato di non procedere alla realizzazione del così detto Progettone.
Questi già in fase di gara, prevedeva la vendita di parte del patrimonio immobiliare del comune in cambio della realizzazione di opere pubbliche.
Erano previsti la realizzazione di un asilo nido, la palestra, la riqualificazione degli impianti sportivi, la realizzazione di un giardino al posto del vecchio campo sportivo e altri interventi: tutto per un valore di € 6.775.000.
La realizzazione del progetto avrebbe permesso la possibilità di richiedere mutui per le opere non coperte finanziariamente.
Tutto da rifare, con l’aggravante dei costi sostenuti dai cittadini fino a oggi.
Non sappiamo se questi interventi – per noi essenziali – vedranno mai la luce. Ne dubitiamo fortemente, perlomeno in tempi medio – brevi.
Aggiungiamo che a differenza della passata amministrazione, in cui il comune informava i cittadini tramite comunicati stampa, questo non avviene più. L’addetto stampa è stato tolto, a quanto ci risulta, escludendo le pagine Facebook di alcuni consiglieri, che sono molto abili a vendere aria fritta.
Il resto si conosce poco o nulla. Come inizio non c’è male.
[Circolo Rifondazione Comunista Serravalle Pistoiese]
Non possiamo biasimare il senso di frustrazione del segretario Daghini, ma ci permettiamo di osservare che non basta – così come lui ha fatto – di citare la bontà delle iniziative di realizzazione dei progetti: molto spesso, dietro allo sviluppo urbanistico di certe amministrazioni (si pensi alla vicenda Untouchables) sono finalizzati progetti di soddisfazione di alcune cordate o, meglio ancora, alla stabilizzazione di certi sistemi di potere assicurate al controllo dei centri di controllo della spesa pubblica con una formula di autoreferenzialità che sfrutta le risorse in modo surrettizio al mantenimento del potere.
La discarica incendiata un anno fa, ha evidenziato le gravi ipotesi di frode, in danno della comunità e dovrebbe essere esemplare e permettere di aprire alcune riflessioni, anche in esito al sequestro esercitato dalla magistratura.
Ci permettiamo per questo di richiamare la pregevole intervista del consigliere di opposizione del Comune di Cento (Ferrara) che sull’argomento “sistema amministrazione con truffe” ha spiegato benissimo la natura e la modalità di certe attività di governo: per questo raccomandiamo la lettura a tutto il circolo e agli scettici.
Noi, restiamo a osservare e considerare — ma non possiamo non procedere — a dichiarare la nostra espressa soddisfazione per un autentico cambio di verso nell’importante comune di Serravalle Pistoiese consolidato in azioni di governo che sono espressione di settanta anni di giunte monocolore.
Ai posteri i giudizi sull’impiego delle risorse pubbliche
Alessandro Romiti