Uniti per Serravalle replica ai pensieri pretestuosi di Pd e Serravalle Civica. “Siamo disposti ad accettare le critiche ma non ci piegheremo mai di fronte alle bugie maliziose di chi vuole farci passare per gente che vuole sfruttare i cittadini‚
SERRAVALLE. In questi giorni abbiamo letto molte considerazioni, più o meno pertinenti, sul bilancio approvato nel Consiglio Comunale di Serravalle Pistoiese.
Alcune riflessioni ci sono sembrate meritevoli di approfondimento ed avremmo voluto che il confronto avvenisse durante la seduta di Consiglio invece che sui giornali perché così si sarebbe potuto sviluppare un dibattito proficuo per tutti.
Altri concetti espressi nei vari comunicati stampa invece hanno espresso pensieri pretestuosi per attaccare la Giunta Lunardi, talvolta raccontando ai cittadini dati completamente falsati pur di colpire la nostra maggioranza.
A questi messaggi intendiamo replicare per amore della verità, così che i cittadini possano liberamente farsi una corretta opinione su chi racconta cose inventate e su chi lavora per il bene di tutta la nostra comunità.
L’Amministrazione di Serravalle non ha assolutamente deliberato l’aumento delle indennità della giunta. È invece vero che il Governo Draghi, già nel 2022, ha aumentato gli stipendi di tutti i Sindaci d’Italia, riconoscendo il fatto che, nonostante un livello molto basso di indennità di funzione, la rete dei Comuni aveva saputo affiancare, e molto spesso anche sostituire, lo Stato in un momento estremamente delicato come quello della pandemia.
Il costo di questo aumento deliberato dal Governo è quindi a carico dello Stato e, se il Comune di Serravalle avesse rinunciato a questa misura, il contributo sarebbe tornato a Roma, come in parte è avvenuto visto che la Giunta di Serravalle ha deciso di applicare la misura minima dell’aumento.
La revisione dell’aliquota Irpef, passata dallo 0,7% allo 0,8%, non serve affatto a finanziare gli stipendi degli amministratori ma occorre a far fronte alla crescita delle bollette per energia e riscaldamento che di fatto sono raddoppiate rispetto al 2021.
Avremmo potuto aumentare pesantemente le tariffe scolastiche, che sono di gran lunga le più basse della provincia, ma invece che colpire solo le famiglie con bambini in età scolare abbiamo preferito chiedere un piccolo contributo di solidarietà a tutti coloro che guadagnano almeno mille euro al mese.
Ricordiamo che l’aumento comporterà un “sacrificio” di 1,65 euro al mese per chi ha un reddito di 20.000 euro all’anno. Nemmeno il prezzo di una colazione al bar per consentire al Comune di lasciare invariati la qualità e la quantità dei servizi.
Le cose stanno così e chi sostiene cose differenti ne dovrà rispondere perché siamo disposti ad accettare le critiche ma non ci piegheremo mai di fronte alle bugie maliziose di chi vuole farci passare per gente che vuole sfruttare i cittadini.
Altrettanto farlocca è la notizia che il progetto di realizzazione del nuovo nido a Masotti sia stato bocciato e che quindi i finanziamenti dal PNRR non arriveranno mai.
Il progetto è stato finanziato e realizzato dal Comune di Serravalle, siamo in graduatoria tra gli enti che potrebbero beneficiare delle sovvenzioni, dietro ovviamente a quei Comuni che non hanno nemmeno un nido e che quindi sono messi peggio di noi.
Infine, è il momento di dire basta alla polemica pretestuosa di chi dice che la nostra maggioranza ha una predilezione per una parte del territorio comunale a scapito di un’altra. Il campanilismo è una tradizione secolare italiana per la quale abbiamo rispetto e simpatia fino a quando si tratta di sana rivalità tra un paese ed un altro.
Chi amministra ha però il dovere di analizzare i problemi da risolvere e di metterli in fila in base all’urgenza ed alle risorse economiche disponibili.
Per noi non esistono figli e figliastri, tutti i cittadini sono per noi uguali e tutti meritevoli di attenzione.
Chi sostiene il contrario dimostra di avere davvero pochezza di argomenti e una scarsissima conoscenza di come funziona la macchina amministrativa di un Comune e di quanto sia più complicata la pianificazione in aree compromesse e definite come quella di Masotti, di Ponte e di Serravalle.
UNITI PER SERRAVALLE