SERRAVALLE. Con grandi proclama sui social network alcuni esponenti del Pd serravallino informano la cittadinanza di aver dato inizio a Casalguidi ad una raccolta firme contro il Comune perché a loro dire l’amministrazione, “negando un diritto” ai cittadini, non avrebbe introdotto il registro delle DAT, secondo le disposizioni della legge 219/2017.
Ancora una volta si tratta di polemiche totalmente gratuite e strumentali, aggravate dal fatto che — in buona o mala fede — si inganna la cittadinanza facendo cattiva informazione.
Il Ministero dell’Interno infatti in data 08/02/2018 ha emanato la Circolare 1/2018 per fornire alcune prime istruzioni operative per l’attuazione della legge su citata recante “Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento” entrata in vigore il 31 gennaio scorso, in cui si precisa che la stessa legge “non disciplina l’istituzione di un nuovo registro dello stato civile rispetto a quelli contemplati” nella vigente normativa e che “l’ufficio, ricevuta la DAT, deve limitarsi a registrare un ordinato elenco cronologico delle dichiarazioni presentate”, le quali dovranno poi essere trasmesse dai comuni nelle modalità fissate dalla legge alle strutture sanitarie competenti.
Una successiva nota dell’Anci conferma che non sussiste l’obbligo da parte dei comuni di un nuovo registro, ma solo di registrazione delle DAT ricevute in un apposito elenco, dopo averne verificato i presupposti di consegna, per poi essere trasmesse alle Asl.
Quali sarebbero quindi i diritti negati? Se poi gli esponenti del Pd hanno particolare urgenza possono sempre rivolgersi direttamente alle aziende sanitarie locali, come prevede la legge 219/2017 all’articolo 4, comma 6. Paradossalmente invece di preoccuparsi dei diritti dei cittadini in vita e di risolvere i loro problemi quotidiani, dovuti alla crisi economica e alla conseguente diminuzione dei posti di lavoro, la sinistra preferisce spostare l’attenzione — evidentemente perché incapace di proposte credibili e concrete — al momento della loro morte.
Ma i serravallini non sono sciocchi, hanno capito benissimo, come dimostrano gli ultimi risultati elettorali.
Fratelli d’Italia-Serravalle Pistoiese