SERRAVALLE. Di fronte ad una sala del Milleluci di Casalguidi gremita di persone, alla presenza di giovani e meno giovani, Enrico Pieri, Adele e Siria Parrini, tra gli ultimi superstiti della strage di Stazzema hanno riportato indietro l’orologio del tempo fino a quel tragico 12 agosto 1944.
Il ricordo della paura, della barbarie e del dolore è ancora vivo e lo si capisce non solo dalle parole che escono come un fiume in piena, ma dagli occhi lucidi e la voce rotta accompagnata molto spesso dagli applausi affettuosi del pubblico.
Grazie alla giornalista Adele Tasselli i protagonisti hanno raccontato un passato ancora ingombrante, intrecciando fatti lontani con analogie del presente. Enrico Pieri aveva 10 anni e quella mattina ha visto uccidere tutta la sua famiglia, senza pietà, senza umanità. Adele e Siria erano in cucina che facevano colazione quando i soldati sono entrati ed hanno strappato dalle braccia della mamma la loro sorellina di appena venti giorni.
L’hanno uccisa senza un attimo di esitazione. Il conto delle vittime di Sant’Anna di Stazzema é di 560 persone tra cui 114 bambini e 8 donne incinte.
I racconti dei superstiti della strage si sono succeduti intervallati dalle canzoni cantate da Matilda accompagnata dalla madre con la chitarra. Gli ospiti hanno portato da Sant’Anna di Stazzema un pane fatto in un forno che nel 1944 era di proprietà dei nonni delle sorelle Parrini, cucinato con farine speciali, il lievito di una volta e cotto nel forno a legna. Un dono molto gradito che ha avuto il compito che creare un ponte tra questo piccolo paese di montagna purtroppo alla ribalta per fatti tragici e Casalguidi e Cantagrillo.
Uno dei momenti più toccanti é stato l’intervento di Costanza Strumenti, una giovane studentessa pistoiese, che ha raccontato come questi eventi e le occasioni per ricordare siano momenti preziosi di crescita perché la storia non è solo quella dei libri ed è necessario diffondere il più possibile questa memoria perché certe pagine non vengano più scritte.
La serata si è conclusa con la promessa, da parte del Partito Democratico di Casalguidi e Cantagrillo, di organizzare una visita a primavera a Sant’Anna di Stazzema. In chiusura sono stati donati agli ospiti omaggi floreali e del vino in segno di amicizia e gratitudine. Ad Adele sono state consegnate sei rose bianche e una rosa rossa tenute insieme da un nastro verde. I fiori perché sono una promessa di vita, la rosa perché indica la via verso la luce, bianche ad indicare l’innocenza dei troppi sacrificati sulla strada di verità e giustizia, rosse a ricordare il sangue, sette perché le donne di Sant’Anna hanno da sempre ricordato che nelle fasce della piccola Anna, uccisa a venti giorni, trovarono sette pallottole.
[corsini — pd casalguidi cantagrillo]