PRATO. Come è costume del PD, il sindaco di Prato cerca di sviare il problema sollevato dalle dichiarazioni del presidente della fondazione Caponnetto che ha definito il triangolo Prato, Firenze e Osmannoro come Corleone.
Nessuno vuole sminuire il lavoro svolto dalla procura e dalle forze dell’ordine a cui va tutto il nostro appoggio.
Ma questo non toglie il fatto che il fenomeno dell’illegalità è un fenomeno ormai diffuso, soprattutto nelle attività commerciali, dove molte aziende cinesi, operano senza rispettare la legge.
Sfruttamento del lavoro. Reati ambientali. Reati tributari. Concorrenza sleale.
Non lo dice Fratelli d’Italia, lo dicono le tante azioni intraprese dalle Forze dell’Ordine e dalla magistratura. Questo sforzo e questa attenzione non è sufficiente e forse Prato ha bisogno di leggi ad hoc, come proposte a suo tempo da Fratelli d’Italia per sconfiggere questi fenomeni. Bocciate. Non serve tapparci gli occhi, come fa il sindaco Biffoni, e far finta di non vedere.
Occorre invece prendere atto del fenomeno e compiere azioni più incisive.
Agire nei confronti del governo per ottenere più uomini, risorse e leggi capaci di affrontare il fenomeno della mafia cinese.
Non si scandalizzi Biffoni, agisca tramite i suoi amici di governo. Noi lo abbiamo fatto, ma non ci hanno ascoltati, provi lui forse avrà più fortuna.
Ma soprattutto non si nasconda dietro la città, è proprio la città che non vuole essere un paravento per nessuno.
Sen. Patrizio La Pietra – On. Giovanni Donzelli
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