SFORAMENTO-DIOSSINE: MA I CARBONI NON ERANO DI OTTIMA QUALITÀ?

Le analisi dei carboni attivi al 20 maggio 2015
Le analisi dei carboni al 20 maggio 2015

MONTALE-PIANA. Ci spiace venire a sapere dallo stesso Sindaco Betti che la vicenda dello sforamento delle diossine è ancora in una “fase in itinere, molto importante”; e ancora di più spiace considerare le dichiarazioni dello stesso – le ha fatte nell’ultimo consiglio comunale – dove ritiene che “… sia bene aspettare un giorno e avere i dati più completi possibile”. E questo, a due mesi dall’incidente, ovvero oltre un mese dalla notizia effettiva dello sforamento, probabilmente riferita il 9 agosto, altro che un giorno!

I chiarimenti, devono essere tempestivi, univoci e logicamente congrui. Diversamente divengono scuse strategiche. Non si nasconda, il Sindaco, dietro a un dito: non ci sarà da aspettarsi che sia la Ladurner a consegnare i documenti utili a fare chiarezza sulla vicenda dello sforamento del luglio/agosto scorsi.

I cittadini, del resto, sono indignati da questi continui rinvii, ma anche gli organi di controllo, sembrano essere diventati insolitamente attenti. Non è solo il Sindaco di Montale a ripetere la storiella delle predicazioni intrise di demagogia: a che serve fermare l’apertura rinviandola di due giorni se non a dare un’apparente e formale impressione di rigore e prudenza, insolita da sempre sull’impianto e per l’impianto della Piana?

Il Sindaco, la sera del 14 settembre scorso aveva una chiara interrogazione a cui rispondere in modo chiaro e dirimente: ma ha preferito non farlo. Ci vorrà forse dire che ha creduto alla storiella sui carboni attivi? E perché non l’ha richiamata al Consiglio comunale riunito, per provare almeno a mettere una “toppa” sul buco che si sta sempre più allargando ogni ora che passa?

Ebbene, saremo noi a soccorrere Betti e gli presentiamo, per questo, il referto del laboratorio Ecol Studio del 4/6/2015 che attesta l’eccellente qualità dei carboni in questione; carboni – come si può vedere – con un indice di iodio ben superiore ai 600 che è il valore minimo richiesto.

Ora che questa scusa sembra da escludere subito, cosa ci diranno gli uomini della Ladurner, che sembra che abbiano già messo un avvocato in pista per riprendere a bruciare fino a 250 tonnellate al giorno?

Scarica: 15LA06532_c.a. del 20.05.15-

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